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direttore Paolo Di Maira

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L’EMILIA ROMAGNA a Venezia 81

Due maestri del cinema in Eventi Speciali Fuori Concorso e un giovane autore con un corto in Concorso alla 39. Settimana Internazionale della Critica di Venezia: sono tre le opere sostenute dalla Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission.

Playing God, in concorso a SIC@SIC – Short Italian Cinema, è un cortometraggio di 13 minuti in stop motion, un dark drama in cui in un atelier immerso nell’ombra, abitato da centinaia di creature d’argilla deformi, un misterioso scultore plasma il suo ultimo capolavoro, infondendo in esso la vita.

A dirigerlo è Matteo Burani, autodidatta puppet maker e character designer, che ha lavorato a diversi progetti in stop motion, e nel 2010 ha fondato a Bologna Studio Croma, con cui ha prodotto il corto in co-produzione con la francese Autour de Minuit, e con il sostegno della film commission. 

É un corto, inserito tra gli eventi speciali fuori concorso, anche Se posso permettermi – capitolo II, secondo episodio dell’omonimo corto realizzato da Marco Bellocchio nel 2019 e che, ancora una volta, ha coinvolto i suoi allievi del corso di formazione Cinematografica Fare Cinema, a Bobbio, nel piacentino. Una produzione Kavac Film con Rai Cinema, in collaborazione con Fondazione Fare Cinema e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
La storia si svolge nell’arco di una giornata di Fausto, sommerso di libri, invecchiato e impoverito, senza lavoro né pensione, che dalla casa della madre a Bobbio, invincibile nella sua inerzia, osserva sfilare un paradossale corteo di visitatori.
Nel cast, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Rocco Papaleo, Giorgia Fasce, Filippo Timi, Pier Giorgio Bellocchio, Fabrizio Gifuni, Edoardo Leo.

In chiusura della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, inserito nel programma come evento speciale Fuori Concorso, ci sarà Pupi Avati con L’orto americano, horror, tratto dall’omonimo libro del cineasta bolognese, e ambientato nella Bologna degli anni ’40, dove un giovane mentalmente problematico con aspirazioni letterarie si innamora perdutamente al primo sguardo di un’ausiliaria dell’esercito americano. Un anno dopo il ragazzo decide di andare a vivere nel Midwest americano,  «assieme ai suoi morti», per tentare di scrivere il romanzo definitivo. Si trasferisce in una casa contigua a quella in cui vive l’anziana madre della soldatessa. Le due case, però, sono separate da un orto macabro, da cui di notte provengono urla misteriose…

Interpretato da Filippo Scotti, affiancato da Rita Tushingham, Armando De Ceccon, Roberto De Francesco, Chiara Caselli,  Romano Reggiani, Cesare Cremonini e Andrea Roncato il film è prodotto da Minerva Pictures GroupDueA Film con RAI Cinema e il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission, ed è stato realizzato in buona parte sul territorio, toccando location come Copparo (Fe), Ferrara, Comacchio (Fe), Cervia (Ra), San Mauro Pascoli (FC).

In concorso a Venezia nella sezione Classici, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, il capolavoro di Lina Wertmüller, restaurata in 4k dal laboratorio L’Immagine Ritrovata della Fondazione Cineteca di Bologna in collaborazione con Minerva Pictures.


Dopo il successo di “Manifesti da salvare”, esposizione temporanea presentata l’anno scorso durante le Giornate degli Autori e dedicata ai manifesti del grande cinema italiano, Ferrara La Città del Cinema e Luca Siano – già fondatore dell’Archivio Sandro Simeoni nonché curatore delle mostre permanenti “Vancini Manifesto” e “80 Ossessione. Viaggio nel cinema ferrarese”, tornano al Lido con una nuova mostra dedicata ad Anselmo Ballester, che si potrà visitare dal 29 agosto al 7 settembre alla sala Laguna della Casa degli Autori, in Via Pietro Buratti 1 – Isola di Edipo.
Pittore, illustratore, grande cartellonista del cinema italiano e americano e capostipite dei pittori di cinema, Ballester è stato un protagonista appartato e straordinario della cinematografia novecentesca. Una carriera lunga oltre cinquant’anni, la sua, vissuta a Roma nel suo studio dove ha realizzato migliaia di bozzetti per locandine e manifesti di centinaia di film, alcuni dei quali sarebbero diventati pietre miliari del cinema, come Ombre rosse di John Ford, Il grande caldo di Fritz Lang e Signora per un giorno di Frank Capra.

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