Due buone notizie.
La prima è la nascita di “Industry book”, un nuovo appuntamento di mercato che farà incontrare il mondo dell’ audiovisivo con gli editori europei.
Il progetto, prodotto da Fondazione Cinema per Roma insieme alla Associazione Calipso, l’Associazione Italiana Editori, ANICA e APT, vivrà all’interno della prossima edizione di The Business Street (28 ottobre “” 1° novembre) è avrà il suo battesimo domenica 31 ottobre al Grand Hotel Flora di Via Veneto.
Lo spazio di una giornata, destinato a protrarsi in caso di auspicabile successo.
Il successo planetario dei film tratti dai romanzi di Dan Brown , Stieg Larsson o Stephenie Meyer ha sicuramente riacceso i riflettori su un sodalizio che ha sempre accompagnato la storia e i successi del cinema: i libri sono per il cinema come i mattoni per una casa.
Favorire le occasioni di scambio e strutturare questo rapporto in un luogo di incontro e negoziazione, è un’idea non nuova ( pensiamo al
” Books at Berlinale” e alle sue relazioni con Buchmesse di Francoforte), ma che pone The Business Street in una situazione di vantaggio.
La ragione è che grazie a New Cinema Network “” sezione del Mercato dedicata alle coproduzioni “” The Business Street può offrire una consistente e qualificata partecipazione di produttori internazionali.
Che in questo caso rappresentano ciò che di più appetibile mercati possono offrire: i compratori.
E’ a loro che si rivolgeranno gli editori, il nuovo profilo professionale che farà la sua comparsa nel Mercato.
Ma come funzionerà “Industry Book”?
Il modello è quello di “New Cinema Network”, basato sulla selezione di storie e progetti, e su incontri mirati.
Diamara Parodi, coordinatrice del Mercato diretto da Roberto Cicutto, mi spiega: “Intendiamo organizzare una giornata d’ incontro tra il mondo della narrativa e quello dell’audiovisivo.
Creare una vera e propria piccola “˜vetrina’ in cui gli editori possano presentare i propri progetti/romanzi ai produttori interessati, sia attraverso una sessione di introduzione tra editori o agenti letterari e produttori, sia attraverso selezionati e prefissati incontri B2B. Roma rappresenta la location ed il momento istituzionale ideale per un incontro di questo tipo, che sarebbe il primo in Italia all’interno di un Mercato audiovisivo”.
La seconda buona notizia è che Ferzan Ozpetek ha ottenuto dal Tribeca Film Festival, quello ideato e diretto da Robert De Niro, una menzione speciale per il film “Mine Vaganti”.
Mi ha colpito la motivazione dei giurati: “Per averci fatto piangere e ridere e venire un’immediata voglia di acquistare un viaggio per il Sud d’Italia”¦”
Sarà contento Ozpetek di aver suscitato emozioni tali da far desiderare di riviverle nei luoghi dove ha ambientato il film.
E, naturalmente, gioiranno gli enti turistici pugliesi.
Sono, questi, i frutti di un lavoro di squadra tra il regista e la Regione Puglia tramite la sua Film Commission.
Una progettualità che ha fatto in modo che Ozpetek , dopo aver partecipato al Festival di Berlino dove il suo film è stato venduto in molti Paesi, a cominciare dalla difficile piazza statunitense, partecipasse anche alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano, testimonial dell’offerta turistica pugliese.
Due buone notizie, l’ Industry book, e la performance “cineturistica” di “Mine vaganti”: due ulteriori conferme che la potenza del cinema è in ciò che lo attraversa, e che nel passaggio moltiplica il suo valore.
Paolo Di Maira