Ha portato le montagne della Valle D’Aosta in giro per il mondo e ora ‘torna a casa’ per aprire il festival che al cinema di montagna è dedicato: sarà Le Otto Montagne il film che inaugurerà la XXVI edizione del Cervino CineMountain, in programma a Breuil-Cervinia e Valtournenche dal 29 luglio al 5 agosto.
Vincitore del Premio della Giuria al 75° Festival di Cannes e di ben quattro David di Donatello, Le Otto Montagne, scritto e diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch e realizzato con il sostegno di Film Commission Vallée d’Aoste, sarà introdotto al pubblico del festival da Alessandro Borghi, “Bruno”, uno dei due protagonisti del film insieme a Luca Marinelli.
Sabato 29 luglio, alle 20.30, sul palco del Centro Congressi di Valtournenche, Borghi dialogherà con Catia Rossi, Head of International Sales di Vision Distribution, e Alessandra Miletto, Direttore Film Commissione Valle d’Aosta, per raccontare aneddoti e segreti di uno dei film italiani recenti di maggiore successo a livello internazionale. A presentare la serata sarà Angelo Acerbi, giornalista e conduttore di FRED Film Radio.
É il primo appuntamento del nuovo MountainTelling, “La montagna nel cinema di finzione contemporaneo”, il nuovo contenitore del Festival fortemente voluto, ideato e creato in collaborazione con la Film Commission Valle d’Aosta per esaltare la capacità del grande schermo di raccontare l’essenza della montagna attraverso questo genere cinematografico, restituendole il ruolo non solo di scenario ma di protagonista della narrazione, capace di influenzare e accompagnare, in questo caso, il percorso dell’amicizia lunga una vita tra Pietro e Bruno, in uno sperduto villaggio delle terre alte.
Il film è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 2017 di Paolo Cognetti, l’intenso rapporto tra due ragazzi – e poi due uomini – diversi ma simili, raccontati attraverso un viaggio alla continua ricerca di una strada per riconoscersi, trovata tra i sentieri, i ruscelli, le cime innevate, i prati e una baita. È ambientato quasi interamente in Val d’Ayas, che è stata teatro delle riprese da giugno a fine agosto 2021, e poi di nuovo a dicembre. Il merito del suo successo non è solo del cast stellare, ma anche dei panorami di montagna e della vita semplice ma estrema, dei luoghi autentici e spopolati che raccontano la complessità e la grande bellezza di questo mondo al confine.
Sempre all’interno del MountainTelling Panel, domenica 30 luglio ci sarà la proiezione di tre film in concorso che raccontano la montagna, presentati dai registi in sala: “Egoland, ultimo lavoro dello spagnolo Ignasi Lopez Fabregas, maestro del cinema d’animazione di montagna; Elisabeth, dell’attrice Caroline Tillette (volto noto al pubblico italiano per le sue apparizioni nei film di Paolo Sorrentino) al suo debutto da regista, una storia di coraggio al femminile, ambientata sulle Alpi nell’inverno del 1943; Rispet, il primo lungometraggio della trentina Cecilia Bozza Wolf, sulla condizione emotiva e psicologica dei giovani che vivono nei villaggi alpini.”