É particolarmente azzeccato il timing della Mostra del Cinema di Venezia per fare il punto sulla politica audiovisiva della Regione Lazio: l’incontro “Lazio, terra di Cinema” si è svolto lo scorso 3 settembre all’Italian Pavilion, proprio all’indomani dell’attivazione del nuovo bando sceneggiature che mette 500 mila euro a disposizione di progetti che promuovano il Lazio, e a pochi giorni dalla proiezione in Concorso alla Mostra del film di Susanna Nicchiarelli, Chiara, sostenuto dal Bando Lazio Cinema International, di cui è stata recentemente annunciata la nuova dotazione: 70 milioni di euro nei prossimi 7 anni.
“Il Bando Lazio Cinema International ha permesso di scoprire il territorio laziale sconosciuto ai più, – ha detto Luciano Sovena, presidente di Roma Lazio Film Commission, citando ad esempio il castello di Vicalvi in Ciociaria, set del film Il Pataffio, presentato in agosto al Locarno Film Festival, – e ha dato un grande impulso alle coproduzioni internazionali: recentemente tre sceneggiatrici invitate al BIF Market (il mercato di film di genere legato al Brussels International Fantastic Film Festival, n.d.r.), con un progetto da girare in Lazio, hanno trovato dei partner di coproduzione importanti anche grazie ai vantaggi di questo bando.”
Forte l’impegno sul lato della formazione: oltre al nuovo Premio Giovanna Cau, “una borsa di studio dal valore complessivo di 15 mila euro che saranno ripartiti fra giovani laureati in giurisprudenza che abbiano approfondito nel proprio percorso di studi materie legate al diritto d’autore e alla normativa delle nuove tecnologie”, Giovanna Pugliesi, delegata Cinema-ABC della Regione Lazio, ricorda l’attività della Scuola di Cinema Gian Maria Volonté e di Officina Pasolini, che “mi auguro possano trovare presto una stabilizzazione legale”, aggiunge Massimiliano Smeriglio, coordinatore della Commissione per la cultura e l’istruzione del Parlamento Europeo, che sposta la discussione sul programma di Europa Creativa e sulla novità che riguarda il rapporto fra i loro fondi e i fondi strutturali delle regioni: “abbiamo costruito un ponte, grazie al quale alcuni progetti che non riescono ad ottenere il finanziamento di Europa Creativa potranno avere rapporti con l’autorità di gestione delle regioni.” L’audiovisivo europeo è necessariamente legata alle singole individualità territoriali, precisa Smeriglio ricordando l’impegno della Commissione Cultura del Parlamento Europeo nel difendere la specificità del cinema come produttore di linguaggio e valorizzatore dell’identità locale rispetto alla ‘corsa’ al mercato unico digitale.
E il territorio metropolitano di Roma sarà coinvolto come non mai nella prossima edizione della Festa del Cinema di Roma, la cui Fondazione è da quest’anno presieduta da Gianluca Farinelli:
“La Festa che stiamo costruendo vuole essere filologicamente tale: saremo noi ad andare verso gli spettatori e non viceversa, con 14 sale che copriranno il territorio municipale, frutto di un accordo con Anec.”