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direttore Paolo Di Maira

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LAURA ZUMIANI/Fare sistema

Il decentramento produttivo in Italia è ormai una realtà anche, e soprattutto, grazie al sostegno delle Film Commission e dei fondi regionali.

Negli ultimi anni, infatti, il “sistema” delle Film Commission italiane ha portato nuova energia e risorse alla produzione nazionale, contribuendone alla crescita e divenendo un nuovo strategico strumento nella scacchiera produttiva.
Gli uffici film commission hanno preso molto seriamente questo ruolo puntando ad essere sempre più efficienti e aggiornati e assumendo spesso, oltre alle naturali azioni di supporto logistico e operativo, funzioni di consulenza sempre più vaste e trasversali.
Sono molti gli esempi di produzioni nate negli angoli più diversi d’Italia che hanno trovato la loro forza proprio nel radicamento produttivo e artistico in un preciso territorio.
Non ci si deve ovviamente illudere di far crescere decine di Cinecittà sparse per lo stivale ma di costruire un tessuto lavorativo solido, professionale e omogeneo che rinforzi tutto il settore dell’audiovisivo italiano, che offra maggiori opportunità e che metta in rete i professionisti e la creatività di tutto il Paese.
Il diffondersi dei meccanismi legati al tax credit esterno in tante regioni storicamente non legate al cinema è un esempio di come questo meccanismo di decentramento possa creare nuova linfa per tutto il settore.
È inoltre circostanza ormai dimostrata che l’industria cinematografica genera indotto economico, indotto che può essere incentivato puntando sull’eccellenza dei servizi, quindi sulla formazione delle maestranze locali e sulla crescita delle aziende dei territori affinché possano mettere la loro specifica professionalità e competenza anche e non solo a servizio dell’industria cinematografica.

In merito alla capacità di attrazione di produzioni straniere, cosi come nel settore del turismo, la sensazione comune è quella che lavorando in rete nella promozione di tutto il “sistema” nazionale potremmo essere molto più efficaci di quanto non si sia attualmente.
Percorrendo l’Italia da nord a sud, risulta immediata la varietà paesaggistica e architettonica, una potenzialità attrattiva straordinaria se unita a parametri comuni nella quantità e qualità di servizi, ad un sistema di fondi regionali “comunicanti” e allo strumento del tax credit.
Come avviene in tanti altri settori, l’Italia può quindi distinguersi per caratteristiche regionali anche nel cinema diversificando l’offerta che propone ai suoi interlocutori offrendo così maggiori possibilità.
Il coordinamento Italian Film Commission, di cui TFC fa parte, sta lavorando molto in questo senso, in un’ottica di collaborazione e rete che mira al riconoscimento del nostro lavoro, dentro e fuori dal panorama nazionale.

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