
Il fatto che il presidente della Fondazione Film Commission Vallée d’Aoste, Simone Gandolfo, sia un produttore, aiuta capire la speciale attenzione rivolta ai produttori locali.
“Sono ben consapevole che una delle cose più difficili, soprattutto per produttori e autori che non stanno nei grossi centri, è abituarsi
ai contesti dove viene finanziato un film, come il MiBACT e i fondi internazionali. Ci stiamo pertanto focalizzando – conferma Gandolfo – sull’illustrazione delle opportunità e del funzionamento di mercati
e pitching forum, per i quali incentiviamo anche la partecipazione
con call ad hoc, rivolte non solo a produttori ma anche, ad esempio,
a location manager, come è accaduto per Focus a Londra, con il location manager valdostano Giorgio Vigna.
Vorremmo fare un lavoro a crescere, partendo da occasioni di mercato più raccolte, come appunto Focus o il Torino Short Film Market, dove abbiamo promosso il network con i produttori piemontesi, perché il primo passo per l’internazionalizzazione è la collaborazione con le altre regioni, e con le altre film commission. In questa logica ci piacerebbe organizzare panel sul tax credit o sul fondo per le coproduzioni minoritarie. Abbiamo in mente, poi, corsi di formazione altamente specializzati per le maestranze, e una serie di attività legate alle associazioni di categoria, quali l’AGCI e la CNA, per promuovere l’educazione dei referenti di Confartigianato e di Confcommercio all’audiovisivo.”
La Valle d’Aosta sarà poi, parte di un focus sulla cinematografia alpina, previsto per l’anno prossimo dal Festival di Les Arc: “Avremo già le prime riunioni organizzative durante la Berlinale”, anticipa il presidente della Fondazione Film Commission Vallée d’Aoste.