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direttore Paolo Di Maira

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LABORATORIO DI TALENTI

fictionlabtorino-2La professionalizzazione e la ricerca di nuovi talenti è un obiettivo perseguito con costanza dalla Film Commission: dall’istituzione, nel 2007, del Piemonte Doc Film Fund, ai più recenti Short Film Fund e Fiction Lab ( 2014).

Sono quattro i progetti di Fiction Lab che recentemente sono stati opzionati dai produttori prima del pitch dei 12 progetti partecipanti al primo workshop del laboratorio di scrittura seriale ideato dalla Film Commission, e che vede fra i partner Rai e Sky.
Con l’opzione dei produttori (di 5000 euro), i progetti hanno avuto così garantita la possibilità di essere fra gli otto che proseguiranno nel loro percorso di scrittura, coordinato dagli sceneggiatori Nicola Lusuardi e Stefano Sardo. Sono “(G)Round” di Alessandra Ofelia Catanea e Roberto Di Tanna, opzionato da Mood Film, “Aurora” di Leonardo D’Agostini, Antonella Lattanzi e Andrea Nobile, e “La Quarta Generazione” di Matteo Berdini , opzionati entrambi da Publispei, e “Europa”, di Menotti e Kristina Svaerd, opzionato da Panorama Film. “Quest’ultimo, scritto anche da una sceneggiatrice svedese, ha immediatamente attratto un coproduttore svedese- dichiara Donatella Tosetti, responsabile del FictionLab insieme a Angelica Cantisani– questo è molto importante per noi, e rafforza la nostra volontà di evolvere trovando una chiave di lettura internazionale, magari coinvolgendo un partner straniero con modalità e tempi da definire, che sia un broadcaster, un produttore, una film commission europea.”

Nel 2014 è stato istituito anche lo Short Film Fund, con cui la Film Commission ha allargato il suo sostegno anche al mondo del cortometraggio, per “dare maggiore struttura alle società attive in questo comparto, inserendo nel bando criteri di livello quasi ministeriale, in modo da spingere società giovani a entrare in un’ottica di presentazione professionale. Era difficile, senza definire dei requisiti, intervenire su una produzione vastissima, e spesso indipendente”, dichiarano Enrico De Lotto e Alfonso Papa, responsabili del Fondo. Il budget, ritagliato da quello ordinario di Film Commission, è stato di 30 mila euro, con cui sono stati finanziati quattro progetti: “Neve rosso sangue” di Daniele Daquino (Euro Film), “Meccanismo” di Louis Nero (Louis Nero Film), “An After Thought” di Matteo Bernardini (Open Reel) e “Il Ribelle” di Dario Samuele Leone (Ouvert).
“La nostra intenzione era quella di impattare su pochi titoli, per dare un contributo più significativo, ma non ci siamo sentiti di escludere lavori più indipendenti e low budget qualora avessero un linguaggio che giustificasse la scelta, quindi abbiamo diviso il bando in due sezioni: pro, per i corti più professionali, che potevano beneficiare di un massimo di 15 mila euro, e lab, per i progetti low budget ma più sperimentali, da finanziare con un massimo di 3000 euro.
Purtroppo i progetti pervenuti per la sezione lab ci è parso non cogliessero nel segno, rispetto alle nostre aspettative e abbiamo così deciso di non disperdere le risorse, sostenendo i 4 progetti pro che ci sembravano più maturi”.

A differenza delle due nuove “creature” della formazione piemontese, è un veterano il Doc Film Fund, il primo fondo italiano per il sostegno al cinema documentario, istituito nel 2007 da Film Commission sul modello dei principali fondi europei per il cinema e l’audiovisivo. “Già dagli anni 80, con la nascita del Torino Film Festival, erano attivi sul territorio molti filmmakers e alcune società di produzione, che ben presto hanno iniziato a muoversi in un’ottica di coproduzione europea. Tra l’altro il 30% delle case di produzione italiane attive sui mercati internazionali sono torinesi.” Spiega Paolo Manera, responsabile del Fondo assieme a Daniele Segre.
Sono circa 25 le produzioni internazionali realizzate con il sostegno del fondo, su un totale di 130 film portati a termine in 7 anni. “Ogni anno una decina documentari da noi sostenuti va in giro per i più importanti festival italiani e internazionali, abbiamo anche ‘vinto’ un David di Donatello nel 2008, con “Rata Nece Biti” di Daniele Gaglianone.”
La dotazione del Piemonte Doc Fund per il 2014 è stata di 350 mila euro, che sarà riconfermata nel 2015. Il sostegno economico del PDFF può arrivare fino al 50% del budget preventivato, e sostiene anche produzioni extra-piemontesi, se particolarmente rilevanti per il territorio regionale sul piano sociale-culturale-artistico e industriale-professionale (con obbligo di spesa a Torino e in Piemonte del 120% dell’importo erogato).

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