La Regione Toscana ha annunciato il primo bando a sostegno delle produzioni cinematografiche e audiovisive: lo ha fatto il 5 settembre nel padiglione italiano dell’Hotel Excelsior, durante la Mostra del Cinema di Venezia, con le parole di Elena Pianea, direttrice dell’Assessorato Beni, Istituzioni, Attività Culturali e Sport.
L’esposizione è stata introdotta da Cristina Manetti, Capo Gabinetto del presidente della Regione Toscana, che, sottolineando il “salto di qualità” ( “il bando è quello che mancava” per agevolare le produzioni che vengono a girare in Toscana), ha richiamato l’attenzione su tre premialità presenti nei criteri di valutazione per l’assegnazione dei contributi: 1) pari opportunità, non discriminazione di genere e di inclusione della componente giovanile 2) contenimento degli impatti ambientali nella realizzazione dei prodotti audiovisivi 3) valorizzazione delle “aree interne toscane” (oggetto di una più ampia strategia regionale volta a promuovere aree dotate di un importante patrimonio culturale e paesaggistico ma penalizzate da minore vitalità economica).
Il primo bando, che sarà pubblicato nella prima metà di ottobre, dispone di una dotazione di 3 milioni di euro, così suddivisi: 1.800.000 euro per lungometraggi (con un tetto massimo di contributo per ciascun progetto di 250 mila euro), 500.000 euro per documentari (tetto di 50.000 euro) per la serialità televisiva (tetto 200 mila euro), e 200 mila euro per cortometraggi (tetto 20 mila euro).
Un secondo bando, anch’esso di 3 milioni di euro, sarà pubblicato nel 2024, ha assicurato Elena Pianea, aggiungendo che sono disponibili altri 6 milioni dedicati alle industrie culturali e creative, che in futuro potranno essere usate per migliorie e incrementi.
Il fondo, finanziato dai fondi europei FESR 2021-2027, pone molta attenzione, tra i criteri di valutazione, al “valore Toscana” (con opere capaci di proiettarsi sui mercati internazionali), e prevede una serie di vincoli, tra cui: l’obbligo, per l’impresa assegnataria, di realizzare il progetto entro 18 mesi dalla concessione del contributo e di avere una sede operativa nella regione per tutta la durata dei lavori e comunque per almeno 3 anni; inoltre, l’inizio lavorazione dev’essere successivo alla data di presentazione della domanda, e i costi eleggibili partono dalla data di assegnazione del contributo.
A conclusione dell’incontro Stefania Ippoliti, responsabile di Toscana Film Commission, che avrà il compito di “accompagnare” le produzioni che beneficeranno del Fondo, ha ricordato che il nuovo strumento di attrazione di cui la Toscana si è dotata valorizza il sistema di accoglienza alle produzioni cinematografiche e audiovisive creato da Manifatture Digitali Cinema (MDC), una rete di strutture la cui specializzazione nasce dalla vocazione produttiva del territorio.
MDC, lo ricordiamo, è il fiore all’occhiello del sistema cinema in Toscana: inaugurato nel 2017 con la sede di Prato, è attualmente operativo con sede anche a Pisa, e prossimamente sarà a Siena e Pistoia.