direttore Paolo Di Maira

VALLE D’AOSTA / La mécanique des choses agli États généraux di Lussas

Inizia con la caduta di un gatto dall’ottavo piano e continua con l’avventura della padrona alla ricerca di una cura per salvare il micio, La mécanique des choses, il lungometraggio diretto dalla regista valdostana Alessandra Celesia, che sarà proiettato domani, 24 agosto,  agli États généraux du film documentaire a Lussas, all’interno della sezione “Expériences du regard”

“Guardiamo sempre con molta attenzione al cinema di Alessandra Celesia, un’autrice di grande talento e sensibilità e che pur vivendo all’estero mantiene con la Valle un profondissimo e costante legame personale, creativo e professionale – racconta Alessandra Miletto, direttrice di Film Commission Vallée d’Aoste, che ha sostenuto il film, realizzato con la produzione esecutiva di L’Eubage, – una regista capace di portare la nostra regione nel mondo attraverso i suoi film e la sua creatività, di cui già in passato abbiamo sostenuto le opere e della quale attendiamo i prossimi progetti. Questo film ci ha colpiti nel profondo per la sua poeticità, per l’originalità del racconto, per la ricchezza dei livelli di lettura e la profondità dei temi trattati”.

La storia portata sullo schermo prende il via con il tragico incedente di Tito, il gatto della regista precipitato dalla finestra. Per salvare il micio, Celesia incontra l’associazione francese “Neurogen en marche” che si occupa di rigenerazione del midollo spinale sugli esseri umani, ma che accetta di testare l’operazione sull’animale. Da qui inizia a prendere forma il film. Nel corso del documentario poi Celesia si sposta a Kunming, in Cina, dove segue sei pazienti francesi e sei cinesi durante un intero anno, dopo essere stati operati dall’associazione.

La mécanique des choses non è un film scientifico – spiega la regista – ma una riflessione poetica sulla capacità dell’anima di ritrovare il modo di stare in piedi nella vita, nonostante tutto. Il gatto Tito, la nostra mascotte, è il simbolo di tutti coloro che un giorno si sono fracassati, ma che con coraggio hanno cercato di rialzarsi”.

In Valle d’Aosta, nella zona di Sarre, la regista ha girato le parti più intime del film, legate ad un episodio personale di distruzione e rigenerazione, una storia avvenuta nei boschi della sua infanzia. Particolarmente significativo è stato il contributo di diversi professionisti valdostani, tra cui Luca Bich, Gianluca Rossi e Francesco Rey, ma anche il supporto offerto dalla comunità, fondamentale per la buona riuscita del lungometraggio. 

La mécanique des choses è prodotta da Films de Force Majeure di Marsiglia, in coproduzione con ZDF, in collaborazione con ARTE – La Lucarne. Co produttore tedesco è Dirk Mantley films. Sostenuto da Film Commission Vallée d’Aoste e dal fondo Eurimages, il film è distribuito in Francia da Tangente Distribution e uscirà nelle sale francesi a fine novembre.

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