direttore Paolo Di Maira

La Fossa delle Marianne chiude il Bolzano Film Festival

Sarà presentato in anteprima italiana il prossimo 12 aprile, come film di chiusura del Bolzano Film FestivalBozen, La Fossa delle Marianne, opera prima di Eileen Byrne, che arriverà poi nelle sale italiane dal 24 aprile distribuito da Trent Film, dopo il successo di pubblico in Germania e Austria. 

Basato sull’omonimo e acclamato romanzo della biologa e scrittrice tedesca Jasmin Schreiber (in Italia edito da Alphabeta), il film, un road movie sulla morte e sulla riapertura alla vita, è una co-produzione Lussemburgo-Italia- Austria, prodotto da Samsa Film, Albolina Film (Roberto Cavallini, Debora Nischler, Wilfred Gufler), Film AG, con il sostegno di Film Fund Luxembourg e IDM Film Commission Südtirol, ed girato anche in Italia, tra l’Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia (in particolare Trieste).   

E’ stato premiato al San Diego International Film Festival 2024 (Breakthroug International).

Nel suo debutto cinematografico la regista unisce sul grande schermo l’attore caratterista tedesco Edgar Selge (The Experiment) e l’astro nascente svizzera Luna Wedler (Storia di mia moglie) nei panni di un duo sulla carta improbabile: da un lato la giovane Paula, incapace di superare la morte del fratello Tim, dall’altro Helmut, un anziano eccentrico e brontolone. 

Luna Wedler & Edgar Selge-(c) Oliver Oppitz

A seguito di un incontro casuale in un cimitero dove Helmut sta dissotterrando l’urna della moglie per portarne le ceneri in Italia, i due diventeranno compagni di viaggio verso Trieste: durante la strada, tra loro nascerà un’inaspettata amicizia che donerà a entrambi confronto e una rinnovata gioia di vivere. 

Marianengraben

“Ciò che mi ha colpito già dopo poche pagine è la capacità con cui Jasmin Schreiber riesce a muoversi sul sottile confine tra tragedia e commedia” – ha dichiarato la regista Eileen Byrne – “Ho avuto la sensazione che finalmente qualcuno stesse parlando la lingua che amo tanto e che da tempo cerco invano nei romanzi o nelle sceneggiature. La tragicommedia mi ha fatto subito venir voglia di tradurre il romanzo in un linguaggio cinematografico: per me era particolarmente importante restare fedele all’essenza del personaggio e tracciare la linea sottile tra umorismo e dramma, proprio come aveva fatto Jasmin nel romanzo. Spero vivamente di esserci riuscita.”

Il Friuli Venezia Giulia (Cividale del Friuli e il Natisone) è stato protagonista anche delle riprese del film d’apertura del Bolzano Film Festival Bozen lo scorso 4 aprile:  Little Trouble Girls (Kajti Je Deklica) altro lungometraggio d’esordio di una giovane regista, la slovena Urška Djukić.

Vincitore del premio FIPRESCI nella sezione Perspectives alla 75° Berlinale, racconta la storia di Lucija, una timida sedicenne che entra in un coro femminile e stringe amicizia con la spigliata Ana-Marija. Durante un ritiro in un monastero, l’interesse di Lucija per un restauratore mette alla prova il loro legame e la porta a esplorare la propria identità e sessualità (ne abbiamo scritto qui)

Il film, co-produzione italo-slovena, sarà distribuito in Italia da Tucker Film e in Slovenia da Gustav Film, ed è stato venduto da Heretic in moltissimi paesi: a Kino Lorber in Nord America, a BFI Distribution per U.K. e Irlanda, ad ASC in Francia, a CineArt in Benelux, a Grandfilm in Germania, a Filmladen in Austria, ad Atalante in Spagna, ad Artcam Films in Repubblica Ceca e Slovacchia, a No Comboi in Portogallo, ad Arthouse Traffic in Ucraina, ad Andrews Film a Taiwan e a First Distributors ad Hong Kong.

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