La 14° edizione di When East Meets West apre ai cortometraggi in animazione: ce ne saranno tre all’interno della prestigiosa selezione dei 21 progetti in sviluppo provenienti da tutto il mondo, che saranno presentati al forum di co-produzione triestino diretto da Alessandro Gropplero, dal 21 al 24 gennaio prossimi, nell’ambito del Trieste Film Festival.
Ai corti in animazione, introdotti con l’intenzione di “promuovere nuove connessioni creative e professionali all’interno dell’Europa e oltre”, spiega Gropplero, si affiancano 9 lungometraggi di finzione e altrettanti documentari, scelti fra 486 progetti candidati: saranno sottoposti all’attenzione di oltre 500 decision makers internazionali.
Come nelle edizioni passate, la selezione si compone di promettenti registi al loro esordio nel lungometraggio, come Anna Llargués (Crack of Dawn, 76th Festival di Cannes – La Cinéf Official Selection); Lala Aliyeva (They Whisper but Sometimes Scream, Vision du Reel 2020) e Leo Černic (Pentola, Annecy International Animation Film Festival 2022), e di autori già conosciuti, e in alcuni casi già passati da WEMW, come il duo Mina Mileva & Vesela Kazakova vincitrici dell’edizione 2020 con Women Do Cry, passato poi al Festival di Cannes, in Un Certain Regard nel 2021. E ancora, i toscani Alessandro Cassigoli & Casey Kauffman (Californie, Mostra del Cinema di Venezia – Giornate degli Autori 2021); Peter Kerekes (107 Mothers, Miglior Sceneggiatura alla Mostra del Cinema di Venezia – Orizzonti 2021), o Caru Alves de Souza (My Name Is Baghdad, Orso d’Argento al Miglior Film di Finzione alla 70° Berlinale – Generation 14plus).
I progetti si contenderanno i due premi principali, del valore di 5000 euro ciascuno: il Film Center Serbia Development Award, e il CICLIC WEMW Award (offerto dalla regione francese Centre-Val de Loire).
Altri importanti premi resi possibile dalla sempre più solida rete di partners di WEMW sono la borsa di studio per l’EAVE Producers Workshop, I Badge gratuiti per il Marché du Film Producers Network, il DAE Talent Development prize,assegnato in collaborazione con l’ EFM della Berlinale, il Pop Up Film Residency Award, il Taskovski #DocsConnect Training Award e il Laser Film Post-Production Award, che consiste in un colour grading del valore di 8.000€ e uno sconto del 30% su una spesa minima di 10.000€ sui servizi alla post-produzione.
Inoltre, tutte le registe che si identificano nel genere femminile saranno candidate all’ EWA Network’s Award for Equality & Inclusion, del valore di 500€ & a cui si aggiunge un anno di abbonamento a EWA Network.
Torneranno anche tutte le altre sezioni dedicate a film in post-produzione:
Last Stop Trieste, This is IT, First Cut+ and First Cut Lab Trieste. Inoltre, il programma includerà il MIDPOINT Shorts Showcase, la terza edizione di EAVE Slate e otto nuovi Inspirational Labs.
Maggiori dettagli saranno rivelati ad inizi gennaio. Nel frattempo, un numero limitato di accrediti industry è già disponibile qui: questo permetterà di accedere all’intero programma di WEMW e di fare networking con I partecipanti e I decision makers internazionali, soprattutto da quelli provenienti dai paesi in focus di quest’anno: Armenia, Azerbaijan, Georgia, Moldova, Ucraina & Spagna, Portogallo, America Latina.
The21 projects selected for WEMW 2024are:
Animal di Amaia Remírez García e Raúl De la Fuente Calle, prodotto di Kanaki Films (Spagna) and Bellota Films (Francia)
Cosmonauts di Leo Černic, prodotto di Finta Film (Slovenia), Staragara IT (Italia) e Adriatic Animation (Croazia)
Hystera di Asimina Proedrou, prodotto da Untamed Films (Grecia) e Fiction Park (Germania)
Invisible di Jorge Forero, prodotto da Marginal Cine (Colombia)
Joy di Agata Wieczrorek, prodotto da Futur antérieur (Francia)
La Mancha di Lindsey Cordero e Armando Croda, prodotto so-cle (Francia) e Bengala (Messico)
Lenin’s Pawn di Dragos Turea, prodotto da Parmis Film (Moldova)
Let it Roll di Caru Alves de Souza, prodotto da Manjericão Filmes (Brasile)
Made in Mud di Anna Llargués, prodotta da Mayo Films (Spagna)
Marathon di Peter Kerekes, prodotta da kerekesfilm (Slovacchia), Hypermarket Film (Repubblica Ceca) e Eclipse Film (Ungheria)
Rebellion of Memory di Joël Jent, prodotta da Aaron Film GmbH (Svizzera), Amazona Producciones (Perù) e Les Films d’Ici (Francia)
Sonia di Péter Akar e Rita Balogh, prodotto da Campfilm Kft. (Ungheria)
Strange Sea di Lala Aliyeva, prodotta da Yaman Film (Azerbaijan)
The Amateur Photographer’s Family Portrait di Nurlan Hasanli, prodotta da Radium Films (Georgia)
The Blue Sweater with a Yellow Hole di Tetiana Khodakivska, prodotta da Pronto Film in associazione con Babylon 13 e Moon Man (Ucraina)
The Broken R di Ricardo Ruales, prodotto da Incubadora (Ecuador) e Small Boss (Italia)
The Hand di Alexander David, prodotta Rua Escura Crl (Portogallo)
The Man Who Played the Saxophone di Aram Shahbazyan, prodotto da OnOff Studio LLC e Silhouette Studio LLC (Armenia)
Turquoise Mountain di Barbora Chalupová, prodotto da Nochi Film (Repubblica Ceca) e Hitchhiker Cinema (Slovacchia)
Vittoria di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, prodotto da Ladoc / Zoe Films e Sacher Film (Italia)
Womaniser di Mina Mileva e Vesela Kazakova, prodotto da Activist38 (Bulgaria) e Dan Films (UK)