Ex modello diventato attore, Josh Duhamel è stato tra i protagonisti di serie televisive di successo come “˜Las Vegas’ e come i due capitoli di “˜Transformers’.
A metà giugno lo vedremo sugli schermi italiani in “˜When in Rome’, commedia romantica con Kristen Bell e Angelica Huston, diretta dal regista di “˜Ghost Rider’ e “˜DareDevil’ Mark Steven Johnson, distribuita nel nostro paese dalla Disney.
Realizzato in gran parte in Italia, il film ha costituito un’ottima esperienza per l’attore oggi trentottenne, che del nostro paese e della qualità del lavoro realizzato in Italia porta con sé un’ottima impressione: “Credo che per qualsiasi attore hollywoodiano venire in Italia sia la concretizzazione di un sogno che si avvera.” Dice Duhamel “Personalmente ho studiato arte al college e quindi mi sento particolarmente attratto da un set situato in mezzo ai monumenti del centro di una città leggendaria come Roma. Credo, però, che questo fascino sia lo stesso per tutti quanti noi che veniamo dalle città americane.”
Perché?
Ovviamente per la bellezza di città come le vostre che sono dei set naturali per qualsiasi tipo di film, ma anche per la qualità del cibo e l’arte.
In più io ho girato anche per conto mio il vostro paese e credo che sia un luogo perfetto dove fare del cinema perché c’è tutto: dal mare alla montagna.
Sono convinto che uno dei posti più belli dove sono stato in vita mia sono le “˜Cinque Terre’.
Morirei dalla voglia di girare un film là e invidio chi ha potuto lavorare a “˜Inkheart “” La leggenda di cuore di inchiostro’ in quei luoghi.
Girare “˜When in rome’ è stato stancante?
Tutt’altro.
Per noi attori è bello girare “˜in location’ perché ci consente di concentrarci su quello che è il nostro lavoro senza troppe distrazioni.
E poi a Roma la macchina cinema funziona benissimo.
Non c’è stato un singolo intoppo sul set e tutto è filato liscio.
In più siamo stati alloggiati in un albergo molto confortevole come l’Eden, e questo ha reso tutto il periodo delle riprese particolarmente piacevole.
Inconvenienti?
Il traffico, ma quello c’è ovunque.
Fortunatamente ho imparato a guidare la Vespa.
All’inizio ero un po’ spaventato, ma poi questa cosa mi ha consentito di andare dappertutto.
Cosa l’ha sorpresa di più?
Sicuramente la qualità delle maestranze e la loro professionalità che non ha niente da invidiare ai professionisti che abbiamo a Hollywood. Non c’è dubbio: l’Italia è un paese “˜di cinema’ e si vede.
Fare film nel vostro paese è un grande piacere ed un’esperienza che, personalmente, mi sento di consigliare a tutti.
Marco Spagnoli