direttore Paolo Di Maira

Italy for Movies annuncia collaborazione con Netflix

2130 locations, 10 mila immagini, il riepilogo di 120 Fondi, 780 tv serie e videogames, 71 itinerari cineturistici, e news pubblicate quotidianamente: sono numeri, importanti, citati da Carmen Diotaiuti, responsabile operativo e vicedirettore di Italy for Movies, con cui oggi, 6 settembre, il portale ha festeggiato i suoi primi 5 anni di vita. Lo ha fatto al Lido di Venezia, durante la Mostra, nello stesso luogo dove fu annunciata la sua costituzione, nel 2017.

L’anniversario è stato accompagnato dall’annuncio della prestigiosa collaborazione con Netflix, con cui il portale ha stretto un accordo in base al quale il colosso dello streaming condividerà con Italy for Movies i materiali delle produzioni girate in Italia. In altre parole il portale potrà fruire di news, immagini e backstage, superando le tradizionali intermediazioni.

Ci sarà, nelle parole di Alexander Long – Public Policy di Netflix, presente all’Italian Pavilion nel panel condotto da Bruno Zambardino, coordinatore istituzionale di Italy for Movies (Cinecittà/ DGCA MiC), “una presenza più importante dei nostri film e delle nostre serie sul portale, perché è un obiettivo condiviso quello di portare nel mondo la varietà delle bellezze e dei paesaggi italiani attraverso storie autentiche. Facendo scoprire i luoghi più piccoli e meno conosciuti, come Melpignano e Nardò in Puglia, protagonisti della nuova serie “Briganti”, ma anche nuovi aspetti di città iconiche come Napoli, che già l’anno scorso aveva avuto un’attenzione particolare con “E’ stata la mano di Dio”, e su cui torneremo ad accendere i riflettori grazie ad un’altra serie di prossima uscita: “La vita bugiarda degli adulti”. O di Torino – ha aggiunto Long – con la serie dedicata a Lidia Poët, la prima donna avvocato d’Italia”.
La bontà dell’operazione è provata dai risultati della ricerca realizzata da Netflix in partnership con la World Tourism Organization di Unesco, la quale rivela che moltissime persone amano guardare i film e le serie nella loro lingua originale: in questo caso, il desiderio di visitare il paese di provenienza delle loro storie preferite aumenta di 2 volte e mezzo.

“C’è inoltre – ha concluso Alexander Long – un forte impatto culturale, perché guardare i programmi in versione originale fa venire voglia di imparare la lingua straniera che veicola quei mondi raccontati sullo schermo”.

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