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ITALIANI ALL’EFM/Mercato (quasi) perfetto

di Michela Greco


E’ fuori discussione: dopo “l’inespugnabile” Cannes, è l’European Film Market l’appuntamento più prezioso per i nostri esportatori, che scelgono di proporre le loro novità  più importanti proprio nel mercato della Berlinale, quello tradizionalmente dedicato al cinema europeo di qualità .


“Berlino è una piattaforma fondamentale per i film europei, ci sono i compratori giusti per noi e si svolge in un’area limitata, il che agevola il nostro lavoro di scambio e di incontri “” dice Adriana Chiesa – C’è un’atmosfera di contatto in una dimensione in cui c’è perfetto equilibrio tra festival e mercato, con la partecipazione di moltissimi giovani.
Nel panorama dei mercati europei, prima di Berlino c’è soltanto Cannes, e dopo speriamo che si piazzi la Business Street della Festa di Roma, la cui seconda edizione è stata una conferma, con maggiore partecipazione degli operatori e un’ottima organizzazione.
Adriana Chiesa Enterprises porterà  all’EFM alcune importanti novità , come “Riprendimi” di Anna Negri, passato al Sundance: “Un film molto interessante per come è girato e per il tema: una storia d’amore contemporanea che riflette i nostri tempi, in cui il dramma del precariato si estende dal mondo del lavoro anche alla vita privata”.
E poi ancora pellicole come “Giorni e nuvole” di Silvio Soldini (già  portato all’American Film Market, ma senza proiezioni), “Piano, solo” di Riccardo Milani, tratto dal romanzo di Walter Veltroni, “Il dolce e l’amaro” di Andrea Porporati, il documentario “Madri” di Barbara Cupisti e il film d’animazione “La storia di Leo”, di Mario Cambi.
Oltre a “Family Game” di Alfredo Arciero, con Stefano Dionisi e Sandra Ceccarelli.
Tra le “ripetizioni” Adriana Chiesa proporrà  “Maradona “” La mano de Dios”, “Rosso Malpelo”, il documentario svizzero “Glorious Exit” – storia di un giovane che, alla morte del padre, va da Los Angeles alla Nigeria alla ricerca delle sue origini – e poi lo svizzero “Roulette” di Mohammed Soudani, che narra dell’incontro tra un ricco giovane e un immigrato albanese.
Infine “Io, l’altro” di Mohsen Melliti, interpretato e prodotto da Raoul Bova.


Anche Rai Trade, con il suo responsabile vendite Sesto Cifola, punta molto sull’appuntamento berlinese, che “si situa in un periodo eccezionale che corrisponde alla ripresa dell’attività  dopo la pausa natalizia.
Febbraio è un momento ottimo e l’EFM, ancora di più per chi come noi non partecipa all’American Film Market di Los Angeles, è molto funzionale, sia a livello organizzativo che strutturale”.
La società  di esportazione della Rai si presenterà  al Martin Gropius Bau con alcuni titoli in doppia versione, televisiva e cinematografica, come “I vicerè” di Roberto Faenza e “Caravaggio” di Angelo Longoni, oltre che con “Hotel Meina” di Carlo Lizzani, presentato alla Mostra di Venezia nell’ambito di un evento speciale dedicato al regista. I
n anteprima assoluta ci sarà  poi il docufilm in 35mm “Forse Dio è malato” di Franco Brogi Taviani, tratto dal diario di viaggio di Walter Veltroni in Africa, e infine alcune opere di animazione in versione inglese, molto richieste dal mercato in questo momento, come “Johan Padan a la descoverta de le Americhe” di Giulio Cingoli.
“Ultimamente l’EFM si è ampliato ed ha accolto anche un diverso tipo di prodotto, più commerciale, ma mantenendo la sua prerogativa di mercato di qualità  “” ha spiegato Cifola – e poi aggiungendo dell’altro. Secondo me questo è positivo: un grande festival deve avere una sezione commerciale rilevante, e quindi perché non proporre anche ciò che arriva da Hollywood?”.


Di tutt’ altro avviso è Roberto Di Girolamo di Filmexport Group, convinto da tempo che l’EFM stia diventando troppo “generalista” a discapito di quell’identità  europea e di qualità  che ne è sempre stata il punto di forza.
“Credo addirittura che ci siano troppi mercati in assoluto, anche in considerazione del fatto che grazie a Internet stanno cambiando i sistemi di contatto e di vendita, e gli operatori possono confrontarsi ormai senza soluzione di continuità .
Bisognerebbe adattarsi ai cambiamenti avvenuti e limitarsi a quattro appuntamenti l’anno, rafforzandoli, perché spostarsi continuamente da un paese all’altro ha dei costi che attualmente non garantiscono un ritorno adeguato.
Salverei solo Cannes “” sia quello cinematografico che quello televisivo “” Berlino, e magari riporterei l’AFM a marzo”.
La Filmexport porterà  a Berlino “Destiny Ride “” La donna di nessuno” di Vincenzo Marano, il film d’animazione “L’arca di Noè”, la coproduzione con la Spagna “Ti piace il piccante?” di Dolores Palla, con Gabriella Pession, Rocco Papaleo e Anna Galiena, “Zombies – The Beginning” horror di Bruno Mattei e “Liscio”, che pur non essendo un titolo nuovo, si sta muovendo molto in questi mesi.


Quello dell’affollamento, soprattutto in autunno, quando si accavallano opportunità  di business come i festival di Venezia, Toronto e San Sebastian, è un problema condiviso da diversi esportatori del nostro paese, che però considerano ugualmente valida la proposta della Business Street romana, ormai passata alla prova della seconda edizione:
“E’ in crescita e la sponsorizzeremo sempre “” sostiene Sesto Cifola di Rai Trade “” La Festa capitolina ha l’evento, sia artistico che popolare, di cui il mercato ha bisogno. Ma bisogna spostare l’attenzione sul prodotto: se ho un film importante e lo porto a Roma, lo vendo come se l’avessi portato a Berlino o Cannes, anche perché i cosiddetti keyplayers lì ci sono tutti, se non altro perché proprio noi esportatori italiani abbiamo collaborato con gli organizzatori di Business Street nella selezione degli operatori da invitare”.


La Intramovies di Paola Corvino dimostra con i fatti la sua attenzione verso l’appuntamento berlinese, portando proprio lì in prima di mercato “La ragazza del lago” di Andrea Molaioli, passato con successo alla Settimana della Critica di Venezia e forte di risultati al botteghinotanto lusinghieri quanto, forse, inaspettati.
“Poi proporremo “Anita” di Aurelio Grimaldi, un film per il cinema che dovrebbe uscire con l’Istituto Luce e che è incentrato sulla storia della compagna di Giuseppe Garibaldi, nel bicentenario della sua morte; il film drammatico turco di Abdullah Oguz “Bliss”, l’opera prima di Fabio Tagliavia “Cardiofitness”, con Nicoletta Romanoff, e “Sleeping around”, una commedia italiana agrodolce firmata da Marco Carniti e interpretata da Anna Galiena.
Inoltre torniamo a proporre “Notturno bus” di Davide Marengo, che ha avuto un grande successo anche alla sua ultima presentazione a Palm Springs, e “Centochiodi” di Ermanno Olmi”.
Secondo la Corvino, che è anche presidente dell’Unefa, “Berlino è perfetto perché ha un clima che invoglia a stare nelle sale, è molto ben organizzato e propone un tipo di prodotto con una precisa identità . Anche se ultimamente si è aperto a pellicole più commerciali, la mia sensazione è che queste non trovino la giusta dimensione e opportunità  di scambio all’EFM, e che quindi a questo punto sarebbe meglio eliminare quella che rischia di essere solo una distrazione.
Il buyer continua a cercare ciò che voleva prima e non è bene essere distratti da prodotti completamente diversi”.

Per quel che riguarda l’Unefa, la novità  è che dal momento in cui si è distaccata dall’Anica ha accolto dei nuovi associati: “Dopo l’Istituto Luce sono entrati Mediatrade e la Lux, e speriamo che anche Rai Trade possa unirsi a noi al più presto”.

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