É @Italiangirl – La Storia di Saman Abbas di Gabriele Veronesi e Luca Bedini il vincitore di Visioni Incontra 2023: la sezione industry del festival internazionale del documentario Visioni dal Mondo, curata da Cinzia Masótina, si è conclusa ieri, 15 settembre con la premiazione dei progetti work in progress e in fase finale di sviluppo presentati durante le due giornate di pitch alla platea di professionisti e alla giuria dei decision makers.
“Da uno spunto di cronaca, e da un impianto narrativo di genere, il film si apre in una prospettiva narrativa che cerca di indagare un mondo chiuso, sconosciuto, oppressivo, e pone problematicamente il tema dell’integrazione e della convivenza di comunità con valori diversi”: questa la motivazione, con cui Francesco Bizzarri, ideatore e presidente del Festival, e Cinzia Masótina e Michaela Guenzi, responsabile di Lombardia FIlm Commission, hanno assegnato il premio principale, del valore di €2.500.
“@Italangirl è il nickname che usava Saman Abbas su Instagram, – dicono i registi, che producono il film con la loro Pongofilms di Modena, – la nostra intenzione è partire dal terribile caso di cronaca nera ma non soffermarci sugli aspetti crime e giudiziari, restando più su quelli sociali. Questo premio è inaspettato ed è molto importante per noi, arriva in un momento giusto perché questo progetto è sofferto e difficile, anche dal punto di vista produttivo, e questo è l’incoraggiamento che ci serviva. Siamo in sviluppo avanzato, contiamo sul fondo produzione di Emilia Romagna Film Commission, che assieme al tax credit costituisce l’unico finanziamento sicuro che abbiamo. Ma gli incontri one to one di questi giorni sono stati molto positivi: alcuni si sono sbilanciati un po’ oltre il semplice interesse, quindi siamo fiduciosi: siamo in cerca di broadcaster, distributori, sales agents “
Veronesi e Bedini hanno ricordato infine, come Visioni dal Mondo gli porti fortuna: “siamo già stati al Festival negli anni passati, con il documentario Rosignano Solvey, la Fabbrica che si fece Giardino, e, successivamente con il corto Jihad Summercamp” , a dimostrazione del proficuo scambio fra la vetrina del festival e il suo laboratorio industry.
Scambio che riguarda anche altre realtà partner che fanno lo stesso lavoro di promozione e sostegno al documentario, ricorda Masótina, introducendo il Premio Bio to B, assegnato da Guido Casali, direttore del mercato bolognese, ancora una volta a @Italian Girl.
Per il secondo anno, questo premio dà la possibilità a uno dei progetti di Visioni Incontra di essere presentato anche al Bio to B, di Biografilm Festival, e viceversa (il progetto proveniente dal Bio to B. di quest’anno, fuori concorso, era My Mafia Family, di Giorgio Carella e Davide Gambino prodotto da Graffiti Doc.
Novità di quest’anno, il premio Archivio Documentario Cinecittà, che dà al progetto un minutaggio di archivio gratuito (almeno 10’): Enrico Bufalini, direttore dell’Archivio Luce, Cinema e Documentaristica, ha consegnato il premio a Diari della Liberazione di Matteo Parisini prodotto da Lorenzo Cioffi per Ladoc, in cui tre donne di Milano Parigi e Berlino raccontano nei loro diari la liberazione dell’Europa (il progetto è beneficiario del sostengo allo sviluppo d Film Commission Regione Campania ed è candidato al fondo di produzione di Emilia Romagna Film Commission).
Il Premio Sottotitoli Lo Scrittoio è andato al progetto israeliano Berlin Chic di Sigla Rosh prodotto da Michal Weits per Hscc-Slutzky Communications.
Il Premio la Compagnia, che permetterà ad uno dei documentari di entrare a far parte della programmazione della sala fiorentina dedicata ai documentari, gestita da Fondazione Sistema Toscana, è per un progetto che è anche un po’ toscano, sia nei contenuti che nella compagine artistica e produttiva: Monsieru Lollì – Le Missionaire Rouge di Federico Bacci. e Francesco Eppesteingher, prodotto da Materiali Sonori Società Cooperativa.
Una storia che è partita come locale (da Bologna, dove il protagonista, che lavorava per il servizio informazioni del PCI e per il centro documentazione della città, ha immortalato tutti gli eventi che hanno fatto la storia degli anni ’70), per poi farsi universale, emigrando con Giorgio Lolli verso l’Africa, dove girava documentari per il fronte di liberazione eritreo, e dove soprattutto ha ‘esportato’ le radio libere, diventando l’inventore della radiofonia rurale.
E tornare ancora una volta in Italia, a Livorno, dove, dicono gli autori “Lolli ci ha ‘costretto’ a realizzare una radio illegale assieme alla comunità senegalese”.
“Vogliamo contribuire a dare corpo e a sostenere quelle storie che non avevamo visto ma che, come recita il tema del festival di quest’anno, possiamo finalmente ascoltare con gli occhi” ha detto Stefania Ippoliti, responsabile area cinema di FST, motivando il premio.
“Il progetto è in fase finale di realizzazione, manca solo il 20% delle riprese. Abbiamo un accordo con Home Movies di Bologna, e siamo in attesa dell’esito del bando regionale audiovisivo dell’Emilia Romagna Emilia Romagna. Contiamo di aver pronto il film nel 2024, quando si celebreranno i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi” aggiunge Federico Bacci.
Infine, una Menzione Speciale, che va a Undine, esordio alla regia di Felix Rier prodotto dalla Helios di Martin Rattini: ritratto delicato di una giovane coregrafa, che si confronta con le conseguenze traumatiche di una violenza sessuale subita, e nel processo di elaborazione del dolore, trova la sua voce nella danza. Il film conta sul sostegno di IDM Film Südtirol-Altoadige e del contributo alla produzione del MiC.