MOU sta per Memorandum of Understanding: un nuovo accordo che è stato firmato oggi all’Italian Pavillion, nell’ambito del Marché du Film di Cannes, fra l’associazione delle film commission italiane, rappresentate dalla loro presidente Cristina Priarone e dal vicepresidente Luca Ferrario, e da Adrian Wootton OBE, Chief Executive di British Film Commission.
Un punto di partenza “che cementa la lunga tradizione di collaborazione fra le due industrie dell’audiovisivo, che stanno entrambe investendo molto: i nostri filmmakers vogliono l’opportunità di collaborare a prescindere dai confini”, ha dichiarato Wootton, ricordando anche le più recenti e importanti coproduzioni internazionali, quali No Time to die, Little Marmaid, Mission Impossible, che hanno girato su entrambi i territori con mutuali benefici economici e culturali.
Per facilitare la vita ai nostri produttori, “le film commission italiane stanno lavorando all’armonizzazione dei fondi regionali, che contano su un plafond di circa 15 milioni annui: una fonte di risorse sempre più prezioso”, ha ricordato Ferrario.
Un altro fondo molto interessante per le coproduzioni internazionali, è il nuovo Uk Global Screen Fund, di cui ha parlato la sua direttrice, Denitsa Yordanova: lanciato l’anno passato, è finanziato dal governo britannico e amministrato dal British Film Institute. Conta su un budget di 7milioni di euro, ripartiti su tre linee, di cui una riguarda proprio le co-produzioni internazionali: lungometraggi di finzione dove la Gran Bretagna sia coproduttore minoritario o serie TV di animazione o documentario dove la Gran Bretagna sia coproduttore, sia minoritario che maggioritario.
“Nell’anno pilota sono stati finanziati 11 progetti da 13 paesi, e non vediamo l’ora di sostenere un progetto italiano”. Ha affermato Yordanova, confermando la presenza in Italia in uno dei prossimi appuntamenti di business (il Festival di Venezia o il MIA di Roma) per promuovere il fondo.
Nell’ottica di una più proficua collaborazione, “condivideremo best practices e cercheremo nuovi modi per promuovere i nostri territori, ad esempio attraverso la nostra presenza a Focus- the Meeting Place for International Production, che vorremmo organizzare al meglio anche grazie alla nostra nuova alleata, British Film Commission” ha dichiarato Cristina Priarone.