Si era aperta sotto i migliori auspici per l’Italia questa 70a edizione della Berlinale, con una massiccia presenza della nostra cinematografia, sia nel Festival che nel Mercato.
Si è chiusa con un trionfo: Elio Germano Orso d’Argento per il miglior attore in “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti, ai fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo l’ Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura per “Favolacce”, di cui sono anche registi.
Domani, 4 marzo, gran parte del pubblico italiano potrà vedere il film di Diritti in sala grazie al senso di responsabilità e spirito di servizio mostrati dal distributore 01, in accordo con i produttori Rai Cinema e Palomar.
Spirito di servizio perché, lo ricordiamo, il film avrà un’uscita “dimezzata”, essendo chiusi, per decreto governativo, gran parte dei cinema del nord Italia.
E’ stato accantonato il calcolo economico per far posto al “dovere morale, come società del servizio pubblico di fare il primo passo in uno dei momenti più complicati della storia recente della nostra industria”, ha spiegato l’AD di Rai Cinema Paolo Del Brocco. In piena sintonia con il fondatore di Palomar, Carlo degli Esposti, convinto che, “ come ci ha ricordato il Presidente Mattarella, l’unità di intenti e i principi di solidarietà siano un grande patrimonio per la società e che, particolarmente in momenti delicati per la collettività, costituiscano un dovere”. Da qui la decisione di “gettare il cuore oltre l’ostacolo”, ha commentato Luigi Lonigro, direttore di 01, nella convizione che il film “potrà godere di uno straordinario passaparola a cui seguirà una lunga tenitura”.
Le situazioni difficili decantano il meglio e il peggio.
Per questo dobbiamo, sul fronte opposto, registrare che la settimana scorsa ci ha costretti a vedere un film unico, appartenente al filone apocalittico, trasmesso a reti e testate unificate (con troppo poche lodevoli eccezioni): un altro virus, l’infodemia, ha aggredito la maggior parte degli operatori dell’informazione generalista.
E’ venuto fuori un brutto b movie che, speriamo, venga smontato presto per far posto al grande cinema di qualità, che abbiamo dato ancora una volta prova di saper fare.