“Credo fermamente che il cinema sia un segmento fondamentale del made in Italy per il nostro paese, sia per farci conoscere sia in quanto potente traino economico.”
Muove da questo proposito la missione del sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali Lucia Borgonzoni alla Berlinale, e soprattutto all’European Film Market
Lucia Borgonzoni ha aperto il lunch del Co-Production Market, il mercato dei progetti della Berlinale, offerto da ANICA e MIBAC che hanno accompagnato al mercato una delegazione di produttori italiani.
A margine dell’incontro, il sottsegratario ha approfondito con Cinema&Video International quelle che sono le strategie del governo per potenziare l’audiovisivo italiano sulla scena internazionale
“Il nuovo governo crede molto nelle co-produzioni internazionali. Abbiamo firmato da poco un accordo con la Tunisia, e presto ne attiveremo uno con il Giappone. Saremo il primo stato europeo a farlo, andrò in quel paese i primi di marzo. – Ha dichiarato.- Vorrei anche coinvolgere il Giappone al Festival di Venezia, ad esempio, nei focus che organizziamo con i paesi esteri, magari nell’ambito delle nuove tecnologie, all’interno dello spazio dedicato alla realtà virtuale del Lazzeretto. L’anno scorso, a Venezia, abbiamo organizzato il focus sulla Cina, quest’anno lo faremo su America e America-Cina.
Mi piacerebbe poi, in quest’ottica, che un mercato come il MIA, che sta crescendo, fosse potenziato per diventare un hub mondiale dell’audiovisivo.”
Strategico per l’attrazione delle produzioni estere è, secondo Borgonzoni, l’investimento su Cinecittà Studios:
“Vogliamo essere una nazione ospitale verso chi viene a girare in Italia, e anche per questo stiamo rilanciando e rendendo più tecnologica Cinecittà Studios, rimodernando i teatri esistenti con la prospettiva di farne anche altri più grandi.
Altro fronte su cui siamo impegnati è quello di accelerare i passaggi burocratici, le procedure, i tempi di risposta,per i produttori che chiedono di avviare le riprese nelle nostre città e regioni, e anche uniformare le tariffe per girare nei musei e nei siti culturali. Penso che questo percorso debba esser fatto assieme alle regioni, magari partendo da una regione particolarmente ‘film friendly’ da prendere come modello esportabile ed applicabile nelle altre.
Le Film Commission assolvono già a questo compito, ma è fondamentale che ci sediamo tutti intorno ad un tavolo come abbiamo fatto per gli altri decreti, perché c’è bisogno di coordinazione.”
Altro elemento fondamentale per Borgonzoni è sviluppare Italy for Movies, “un sito bellissimo, che può essere potenziato in tutte le sue declinazioni, quella legata al turismo cinematografico, ad esempio. Si dovrebbero inserire al suo interno più locations possibili, magari dando loro anche la connotazione della realtà aumentata o virtuale; oppure si potrebbe aprire una sezione con le segnalazioni degli utenti. E’ un bel contenitore che bisogna implementare, per farlo diventare lo strumento perfetto da portare su mercati o eventi internazionali come questo, da cui i produttori stranieri possano trarre il massimo beneficio: ci sono talmente tanti luoghi, storie e leggende, che neanche noi conosciamo del tutto e che andrebbero promosse.”
Alla Berlinale il sottosegretario Borgonzoni ha incontrato anche il direttore dell’EFM, Matthijis Wouter Knol, all’interno dei rinnovati spazi dell’Italian Pavillion, “A loro farebbe molto piacere che l’Italia fosse il paese in focus del prossimo anno, ne stiamo parlando.”