direttore Paolo Di Maira

INDUSTRIE TECNICHE/Diversificazione

di Michela Greco


Sound Art 23 punta alle TV satellitari
“Il bilancio del 2009 non è positivo: dopo il calo del fatturato del 2008, purtroppo non abbiamo registrato alcuna ripresa.
Il vero, enorme problema sono i tempi e l’incertezza dei pagamenti.
Ci sono ritardi indescrivibili che arrivano a superare l’anno, addirittura assegni protestati, ed è diffi cile recuperare il credito”.
La SoundArt 23 – società  romana guidata da Elisabetta Bucciarelli che fornisce servizi avanzati di post-produzione audio all’industria cinematografica e televisiva – accusa il colpo della crisi e, in attesa di tempi migliori, tenta di arginare i danni.
Danni che, per una società  di post-produzione, sono anche più gravi che per gli altri.
“Siamo l’ultimo passaggio della filiera e quindi anche gli ultimi ad essere pagati”, constata amareggiata la Bucciarelli, che sottolinea anche la quasi impossibilità , in un contesto del genere, di effettuare gli investimenti necessari per tenere il passo tecnologico del mercato e rispondere alle richieste dei clienti.
“Rimaniamo aggiornati puntando su investimenti più ridotti, ma soprattutto stiamo affrontando la crisi con una politica di diversificazione delle attività . Il nostro obiettivo per il 2010 è incrementare l’attività  di post-produzione, in particolare puntando sulle tv satellitari: un settore nuovo e interessante a cui guardiamo con attenzione”.
Il cinema resta però il target privilegiato dell’azienda, come dimostra il recente lavoro su pellicole importanti come “˜Il canto delle spose’ e “˜A single man’ di Tom Ford, grazie a cui Colin Firth ha vinto la Coppa Volpi a Venezia.
“E’ un film a cui teniamo molto, per cui abbiamo voluto come doppiatore del protagonista Massimo Lopez, operando una scelta professionale e artistica, più che “˜commerciale’, di cui siamo molto soddisfatti”. Nell’immediato futuro dell’azienda c’è poi una commedia francese, “˜La première étoile’, che sarà  distribuita dalla nuova società  di Lydia Genchi, la Nomad Film, ma la vera novità  è l’ingresso di Sound Art 23 nella co-produzione internazionale: “Il nostro primo esperimento in questo senso “” conclude Elisabetta Bucciarelli – sarà  per un progetto molto interessante di un importante regista spagnolo. Ma stiamo già  esaminando anche altri progetti, sia per il grande schermo che per il teatro”.


 


Laser Film: sottotitoli in 3D
Il mercato tiene per la Laser Film di Andrea Di Nardo, società  romana che offre servizi di sottotitolazione per il grande e il piccolo schermo. “Nel 2009 abbiamo avuto un fatturato di due milioni di euro, sostanzialmente uguale a quello del 2008, il che ci rende abbastanza soddisfatti. Di questi tempi non avere flessioni è già  un risultato, sicuramente dovuto al fatto che abbiamo diversificato l’attività  effettuando nuovi investimenti e approcciando nuove tipologie di lavorazione”.
Nonostante le difficoltà  generalizzate, Laser Film ha infatti consolidato e addirittura incrementato le sue attività :
“Già  lo scorso anno ci siamo affacciati al mondo televisivo – spiega ancora Di Nardo – rivolgendoci soprattutto alle tv satellitari della piattaforma Sky, e attualmente stiamo ampliando i nostri servizi in questo settore. Il nostro core-business resta quello dei sottotitoli, ma ultimamente stiamo declinando questo servizio su nuove e diverse piattaforme”.
Oltre a cinema e tv, infatti, la Laser Film oggi è attiva nel campo dei contenuti su Internet (fornendo, ad esempio, i sottotitoli per i trailer che passano sul web), ed è in grado di gestire lavorazioni in ambiente HD, Blue Ray, Digital Cinema e, ultimamente, anche Digital Intermediate.
“Per quest’ultimo abbiamo già  avuto ottimi riscontri, come i lavori per film importanti come Baarìa, di cui abbiamo curato i sottotitoli inglesi per l’estero, e un film dei fratelli Vanzina per l’Italia.
Per quel che riguarda il Digital Cinema abbiamo realizzato ben 4 film passati alla Mostra di Venezia.
Infine abbiamo appena ristrutturato la sala macchine, che ora è completamente attrezzata con il digitale HD”.
Una strategia vincente, dunque, che ha combinato la cura per i clienti e le attività  “tradizionali” con l’attenzione all’aggiornamento tecnologico, che oggi non può prescindere da una riflessione anche sul 3D.
“Stiamo iniziando a lavorare a titolo sperimentale per lo sviluppo dei sottotitoli in ambiente 3D, per cui ancora non esiste uno standard. Bisognerà  infatti chiarire a quale profondità  vadano messi i sottotitoli nell’immagine”.
Partner ormai stabile del Roma Fiction Fest “” a cui fornisce non solo i sottotitoli, ma anche un servizio di controllo qualità  dei materiali audiovisivi che arrivano al festival “” la Laser Film si è confermata nel 2009 come punto di riferimento per le produzioni italiane ed estere che portano le loro pellicole ai festival del cinema.

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