“Ho ammazzato Berlusconi”:è questo il titolo d’efietto di un film che Gianluca Rossi e Daniele Giometto hanno scritto, ricavando il soggetto dal libro “L’Omicidio Berlusconi” di Andrea Salieri. Sceneggiatura alla mano, i due giovani registi hanno bussato alla porta della Collepardo Film, casa di produzione indipendente nata nel 2004 (cfr. Cinema&Video International n. 7/8/2005), che ha deciso di rischiare ed investire nel progetto. Il film è stato girato a Roma lo scorso aprile ed è stato preselezionato per il Festival di Berlino.
La responsabile della Collepardo Film, Caterina Rogani, spiega a Cinema&Video International le ragioni della scelta di quest’operazione, destinata a far parlare di sé e, con ogni probabilità , a suscitare qualche polemica.
“Quando ho visto il titolo della sceneggiatura, ho avuto un attimo di perplessità , ma poi, leggendola, ho capito che si trattava un film grottesco, senza livore. E’ una storia diversa, un po’ surreale, manca quell’elemento di forte attacco, che invece è presente in altri film già realizzati sull’argomento.”
Il film racconta di un uomo che, dopo aver votato Berlusconi alle elezioni ed essere stato lasciato dalla moglie per questo, investe accidentalmente l’ex premier con la sua auto.
Qual è il budget del film?
Più o meno 600 mila euro, escluse le spese di distribuzione. Ho cercato di ottenere il finanziamento pubblico, che però non è arrivato, quindi abbiamo dovuto adeguarci ad un budget più modesto. Non abbiamo potuto realizzare il grande film con efietti speciali come volevamo, ma sicuramente un buon film d’autore.
Autorialità e spazio ai giovani, questa sembra la linea della Collepardo Film”¦
“E’ importantissimo investire sui giovani; in realtà di solito noi preferiamo farlo producendo cortometraggi, che sono una buona “˜palestra’ e non richiedono budget elevatissimi. E’ quello che abbiamo fatto con “Antiorario di quartiere”, di Renato Marotta e Cristiano Pasca, un corto realizzato in 35mm. dal sapore decisamente pulp, e con “Prova d’Amore” di Fabio Mureddu, un regista poco più che ventenne. Con “Ho ammazzato Berlusconi” abbiamo fatto un’eccezione, perché, appunto, si tratta di un film particolare. Per me infatti è importante produrre cose che comunichino dei valori sotto il profilo artistico e sociale.
Sono una produttrice totalmente indipendente, quindi scelgo soltanto i progetti che amo e che, preferibilmente, abbiano contenuti che facciano riflettere.”
Cosa avete in cantiere per il 2007?
“C’è un progetto a cui tengo molto, anche se è ancora in fase embrionale. Si tratta del film di Luca Verdone “Il Segretario Fiorentino”, sulla vita di Machiavelli. Al momento stiamo realizzando i sopralluoghi nei piccoli centri vicino a Firenze, dove è più facile ricreare l’ambientazione della quotidianità medievale. Sono inoltre previste alcune riprese all’estero, nei Paesi in cui lo statista fiorentino ha operato in qualità di ambasciatore. E’ un’operazione piuttosto impegnativa, che spero riusciremo a realizzare, perché quella di Machiavelli è una figura davvero interessante, che va ben oltre il suo profilo più conosciuto di cinico stratega.
Cinema&Video International 11/12-2006