direttore Paolo Di Maira

INCENTIVI /Trip in Francia

I media europei ne hanno largamente parlato nella scorsa estate: Parigi ha visto giorno e notte nelle sue strade i più grandi registi americani, da Clint Eastwood a Chris Nolan, da Martin Scorsese a Woody Allen. Forse assistiamo ad un improvviso ritorno di fiamma dei maestri americani per la Ville Lumiere?


“Parigi ha sempre affascinato i registi stranieri, come ha sempre affascinato i turisti di tutto il mondo”,- risponde Patrick Lamassoure, delegato generale di Film France.
“Questo è vero per gli americani, ma anche per gli europei, che rimangono i nostri primi clienti, e i cinesi e gli indiani che cominciano a venire con sempre maggiore regolarità “.

Film France, associazione finanziata dal CNC, conta così circa 250 riprese di produzioni straniere all’anno in Francia (cinema, televisione, pubblicità ), un terzo delle quali scelgono Parigi.

“L’elemento di novità  è che ora la Francia propone un abbattimento fiscale del 20%, che attira evidentemente l’interesse di parecchi grossi progetti, in particolare americani. Abbiamo avuto fortuna ad avere nomi di registi famosi, ma di progetti ne avremmo avuti comunque”.

Ratificato nel giugno 2009 dalla Commissione Europea, e ufficialmente lanciato nel mese di dicembre dello stesso anno, il TRIP è già  stato accordato a 29 produzioni straniere di lungometraggio, televisione e animazione.
Alcuni titoli: i film d’animazione “Despicable Me” di Pierre Couffin e Chris Renaud, “Thor” di Kenneth Brannagh, “Killers” di Robert Luketic, “Sherlock Holmes 2” di Guy Ritchie, il giapponese “Nodame Cantabile” di Hideki Takeuchi e Taisuke Kawamura, e le serie TV di successo “Gossip Girls” e “Merlin”.
Si tratta di produzioni che hanno superato tutti i criteri selettivi del nuovo dispositivo, avendo in comune un requisito: la loro sceneggiatura contiene sufficienti elementi di legame con la Francia o l’Europa, tali da rendere il progetto ammissibile


“C’è un po’ più di elasticità  per l’animazione e il cinema digitale che per le riprese classiche”, precisa Patrick Lamassoure.
“Ma è certo che se il progetto non ha nulla a che vedere con il nostro territorio, non passerà  il test culturale. Ed è coerente con i nostri obiettivi: facilitare le riprese in Francia di progetti che hanno appunto la Francia nella sceneggiatura. Non andiamo a rincorrere progetti che vogliono girare altrove “.


Malgrado questo filtro, il TRIP ha già  permesso di generare 110 milioni di euro di spesa sul territorio francese, di cui una buona parte sotto forma di salari per i cast tecnici e artistici.
Anche se il dispositivo è aperto a tutti i paesi, gli Stati Uniti ne sono i principali beneficiari, con 17 progetti, tra lungometraggi, fiction tv e animazione.


“Quando abbiamo fatto le nostre simulazioni per presentare il progetto al governo, già  molto tempo fa, – racconta il delegato generale di Film France “” contavamo evidentemente sull’arrivo di progetti americani, e su quel volume di spesa. E noi sapevamo che avremmo avuto anche delle serie tv, poiché sono pochi i crediti d’imposta aperti alle produzioni tv. La bella sorpresa, viene dall’animazione e dall’VFX.”


Un successo su tutti i fronti ?
“Il sistema potrebbe essere ancora più efficace “” ammette Lamassoure “” se la Francia disponesse di Studi di ripresa simili a quelli cui è abituata la comunità  di Hollywood.
Abbiamo numerosi teatri di posa, ma poche strutture centralizzate come è possibile trovarne a Londra, Berlino o Praga, per esempio.
Per questo, nonostante il TRIP, noi non riusciamo ad attirare le grosse produzioni negli Studi. Attendiamo dunque con molta impazienza l’apertura della Città  del Cinema, prevista per il 2012: progetto a lungo caldeggiato da Luc Besson, che sarà  ubicata a nord di Parigi, e che sarà  in grado di soddisfare questo tipo di domanda.
Il TRIP e la Città  del Cinema sono perfettamente complementari, sicuramente per quanto riguarda le riprese straniere”.


La condizione, naturalmente, è che il TRIP rimanga in vigore: il parlamento francese l’ha votato per quattro anni, e dovrà  decidere per il suo rinnovo dal 2013 in poi.

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