direttore Paolo Di Maira

In CONCORSO INTERNAZIONALE Lagi e Comodin

In un remoto medioevo immaginato, un improbabile gruppo di soldati e cortigiani capitanati dal Marconte Berlocchio e dalla sua fresca sposa Bernarda, arriva in un feudo lontano, in un castello decrepito abitato da villani per niente disposti a farsi governare: è questo lo scenario de Il Pataffio di Francesco Lagi, che uscirà il 18 agosto con 01 Distribution dopo un passaggio al Festival di Locarno, dove sarà in Concorso Internazionale assieme a Gigi la legge di Alessandro Comodin, coproduzione fra la Okta Film (Paolo Benzi), la francese Idéale Audience e la belga Michigan Films.

Anche Il Pataffio è una coproduzione italo-belga fra Vivo film con Rai Cinema, in associazione con Colorado Film Production, e Umedia,  ed è realizzata con il sostegno di MIC – Direzione Generale Cinema e AudiovisivoRegione LazioUFundTax Shelter du Gouvernement Fédéral Belge Tax Shelter Investors.

Lagi e Comodin concorreranno a fianco a “nomi affermati del cinema mondiale, conferme e scoperte assolute, In occasione del suo 75esimo anniversario, fedele alla sua vocazione di libertà, il Festival si offre come luogo dove scoprire e discutere il cinema in tutte le sue manifestazioni. Con lo sguardo sempre saldamente rivolto al futuro.” Questo il commento del direttore del Festival, Giona Nazzaro.

A giudicare i film del concorso internazionale, una Giuria guidata dal produttore Michel Merkt, di cui farà parte anche Laura Samani.

Due opere italiane anche in Piazza GrandeDelta di Michele Vannucci, con Alessandro Borghi e Luigi Lo Cascio, prodotto da Kino Produzioni e Groenlandia con Rai Cinema (True Colours ne cura le vendite estere), e Piano Piano di Nicola Prosatore, prodotto da Briciolafilm e eskimo con Rai Cinema.

Piazza Grande ospiterà inoltre, nel Prefestival, Manodopera di Alain Ughetto, che ha recentemente vinto il Premio della Giuria al festival di Annecy (leggi qui)

Di coproduzione italiana (Beatrice Bulgari con In Between Art Film e Leonardo Bigazzi) è poi È noite na América della brasiliana Ana Vaz, ritratto meditativo delle specie che sono state salvate e che ora vivono nello zoo di Brasilia, sfidando l’ideologia della loro conservazione (Cineasti del Presente).

Nel Concorso Internazionale di Pardi di Domani, la sezione dedicata a corti e mediometraggi in prima mondiale, troviamo Faccia di Cuscino di Saverio Cappiello, prodotto da Intervallo Film e BIG Factory e venduto nel mondo da Sayonara Film.
Nel concorso Corti d’Autore, invece,  c’è Francesco Montagner con Asterión, coproduzione fra Repubblica Ceca e Slovacchia (Analog Vision con Artichoke e la FAMU); l’Italia è inoltre presente, come paese di coproduzione a fianco di Ungheria e Slovenia, in  Tako se je končalo poletje di Matjaž Ivanišin.

Quest’anno la selezione di Pardi di Domani comprende inoltre la presentazione dei 12 cortometraggi realizzati nell’ambito della Spring Academy, guidata del regista Michelangelo Frammartino.
A giudicare tutti i lavori della sezione, il montatore e regista Walter Fasano, assieme alla produttrice rumena Ada Solomon e alla regista Azra Deniz Okyay.

Fuori Concorso, troviamo la serie young adult Prisma, prodotta da Cross Productions per Amazon Studios, scritta dai creatori di SKAM Italia Ludovico Bessegato, che ne è anche regista, e Alice Urciuolo, candiata al Premio Strega.

In Semaine de La Critique, Last Stop Before Mountain di Susanna Della Sala, prodotto da Marco Visalberghi per Doc Lab.

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