E’ stato lanciato ieri al MIA di Roma il Green Filming Award, premio che sancisce una nuova collaborazione fra Trentino Film Commission, e Torino Film Lab, il programma di formazione sullo sviluppo dei progetti gestito e promosso dal Museo Nazionale del Cinema di Torino.
“E’ necessario creare un approccio alla sostenibilità fin da quando un progetto muove i primi passi, e mantenerlo durante tutte le fasi del suo sviluppo di un progetto. Siamo particolarmente felici di collaborare con Trentino Film Commission che ha un Green Film Protocol che è usato in tutta Europa, visto che ci occupiamo di progetti internazionali” ha spiegato Mercedes Fernandez Alonso, Managing Director del Torino Film Lab, specificando:
“Il premio, che sarà offerto ai progetti che, a conclusione del programma annuale del TFL, ricevono i nostri fondi di sostegno, consisterà nella stesura di un piano di sostenibilità a cura di un esperto, nella copertura dei costi di agenzia per la certificazione green, e di un ‘gettone’ aggiuntivo di 2000 euro. L’obiettivo è quello di incentivare lo sviluppo di un approccio ‘green’ , e per questo dedicheremo anche uno spazio all’interno dei nostri programmi di formazione all’educazione alla sostenibilità. Nello stesso tempo cerchiamo di organizzare anche il nostro lavoro, dunque i vari laboratori nel corso dell’anno, in modo da ridurre il più possibile il loro costo ambientale.”
Un plauso alla nuova iniziativa di TFL e Trentino Film Commission arriva da Charlotte Appelgren, Segretario Generale di CINE REGIO, che dal 2014 sta lavorando sul green e l’anno scorso ha lanciato il Manifesto for Sustainable Filmings, e sta cercando di promuovere un sistema pan-europeo di certificazione e valutazione:
“La maggior parte dei film che sosteniamo non ha un buon impatto sull’ambiente, ma pian piano le cose stanno cambiando, anche grazie a iniziative come quelle del TFL.
L’Italia in generale sta dando un buon esempio, innanzi tutto con le due regioni e Film Commission che si sono dotate di protocolli green, il Trentino e la Sardegna. Loro sono stati i primi, ma ora anche altre regioni si stanno orientando al green, come la Puglia e l’Alto Adige, e questo è lodevole perché la cosa più importante, per promuovere il green filming, è senz’altro legarne le pratiche ai film funds.”