direttore Paolo Di Maira

Il Museo del Cinema riapre con una sala dedicata al CineVR

CineVR è la prima sala cinematografica italiana permanente completamente dedicata al VR, ed è la novità con cui il Museo Nazionale del Cinema riapre al pubblico da domani, 19 maggio rinnovandosi nel suo allestimento, grazie alla collaborazione con Rai Cinema, che ha deciso di donare al Museo le sue prime tre produzioni VR, i corti “Happy Birthday” di Lorenzo Giovenga, “Revenge Room” di Gennaro Coppola (prodotti da Onemore Pictures), e il documentario “Lockdown. L’Italia invisibile’’ di Omar Rashid (prodotto da Gold).

“Prodotti che danno idea di come la tecnologia più all’avanguardia si sposa con il cinema sociale e assieme capace di raggiungere un grande pubblico, -osserva Carlo Rodomonti, responsabile marketing strategico e digital di Rai Cinema. – Un uso diverso da quello che vediamo nei prodotti Usa, che giocano molto sull’horror e sull’impatto ad alto tasso di adrenalina che provoca, penso ad “IT” ad esempio, alla potenza di guardare, con il visore, assieme al bambino che si piega su tombino”.

Alessio Boni, protagonista –assieme a Violante Placido– di “Revenge Room”, ha ricordato che nella proiezione della versione lineare del film al Festival di Venezia dello scorso anno, molti ragazzi non avessero idea delle conseguenze penali che le azioni raccontate dal corto provocano, e che sono proprio prodotti di questo tipo che possono riavvicinarli all’educazione civica. 

“Revenge Room”, la cui versione VR è stata proiettata nel corso della conferenza stampa di presentazione di CineVR, ha anche un’ulteriore versione video mapping, e questo è “emblematico della  trasformazione che sta attraversando l’audiovisivo in questo periodo, trasformazione che il Museo vuole cavalcare, seguire e raccontare” spiega il suo direttore, Domenico De Gaetano. E aggiunge, orgoglioso, che il primato che CineVR rappresenta non  è solo italiano: “all’interno di musei del cinema del mondo non ci sono esperienze di questo tipo, un bel primato per Torino e per il museo che riapre.”

Il corto, come “Happy Birthday” prima di lui, è il risultato del contest  La realtà che non esiste, lanciato da Onemore Pictures, per “stimolare gli autori a scrivere anche per le nuove forme, non solo per l’audiovisivo lineare”, spiega la produttrice Manuela Cacciamani.

 “La VR sta evolvendo in maniera molto rapida, ed è una sfida stimolante, – afferma il regista Gennaro Coppola, – con “Revenge Room” siamo partiti da uno script che nasce lineare, un racconto a stacco fra due ambienti, che poi abbiamo trasformato inserendo, ad esempio continui stimoli sonori, visto che la situazione rappresentata era di  totale isolamento. La scrittura per la VR si confronta con la necessità di dare al pubblico continue sollecitazioni, soprattutto a quello più giovane, la cui soglia di attenzione è particolarmente bassa.”

I tre corti donati da Rai Cinema saranno i primi di una serie, promette il suo ad Paolo Del Brocco
“Portare  la realtà virtuale in luogo così prestigioso, simbolo della  settima arte, è un  gesto significativo. Crediamo che possa essere il primo passo verso una collaborazione più articolata, visto che siamo primi operatori in Italia in termini di supporto all’industria, e il Museo del Cinema rappresenta un’eccellenza del settore. Non dimentichiamo che il  cinema è la sala, ma dobbiamo percorrere strade alternative per soddisfare le esigenze di gusti e pubblici diversi. Rai Cinema cerca di fissare nuovi percorsi per servizio pubblico in tema di alfabetizzazione digitale, in modo che anche il pubblico più giovane possa avvicinarsi al linguaggio cinematografico.”

La sala accoglierà fino a 200 visitatori al giorno e permetterà la visione gratuita – inclusa nel prezzo di accesso al Museo – di esperienze audiovisive immersive, lineari e interattive grazie a 6 visori di ultima generazione, in particolare i modelli Pico G2 4k, e in un secondo tempo Oculus Quest 2 e HTC Vive. 

Ogni mese verranno presentate nuove proiezioni collettive con visori VR e saranno organizzati incontri con esperti e professionisti del settore, in collaborazione con Rai Cinema. Sulle 40 chaise longue dell’Aula del Tempio sarà possibile assistere, solo ed esclusivamente su prenotazione, alla preview dei film che dal giorno dopo saranno caricati sui visori delle due salette, implementando una video-library che si arricchirà con titoli che entreranno a far parte delle collezioni del museo. 

“Il grande investimento scenografico, – dice De Gaetano, – corrisponde ad un un budget di circa 80 mila euro, per l’acquisto dei visori, invece, grazie al supporto di Pico, ci siamo  mantenuti al di sotto di 10 mila euro. Abbiam speso di più in sanificazione!” aggiunge ironico.

“In un mondo in continuo cambiamento, velocizzato in maniera esponenziale della pandemia, il cinema non ha subito una battuta d’arresto, le produzioni si sono intensificate, andando a sperimentare nuove tecniche e percorsi non battuti – sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Il Museo Nazionale del Cinema deve essere al passo con i tempi, intraprendendo un percorso che lo vedrà approcciare nuovi linguaggi. Il nostro è un museo che si rinnova e innova, grazie alla tecnologia VR che diventa parte integrante dell’allestimento, proponendo contenuti per tutte le età”. 

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