La mappa del MIA è articolata, attraversata da percorsi che viaggiano indipendenti per poi intersecarsi. È una delle principali novità del neonato Mercato capitolino che accompagnerà dal 16 al 20 ottobre la Festa del Cinema: la chiamata a raccolta dei diversi segmenti dell’industria audiovisiva e la loro variabile convergenza. Cinema, tv series, documentari (ma anche animazione e gaming) in un unico contenitore con l’obiettivo comune di potenziare l’azione di internazionalizzazione del comparto audiovisivo. Non a caso il nuovo Mercato, che dispone di un budget di quasi 2 milioni di euro, è prodotto da Anica, Apt, Doc/it e Fondazione Cinema per Roma con il sostegno del Mise e di Ice.
Business e networking le parole chiave, “un binomio indissolubile – ha spiegato a Cinema & Video International la direttrice Lucia Milazzotto alla vigilia del MIA – perché non c’è business senza relazione, e noi lavoreremo parallelamente sul contenuto e sulla costruzione di una rete tra i player internazionali, con un occhio particolare alla co- produzione”. Quasi mille gli accreditati da 53 paesi che per cinque giorni orbiteranno nell’area di piazza della Repubblica, tra le Terme di Diocleziano (incontri di coproduzione e attività di networking) e l’Hotel Boscolo Exedra (convegni e meeting), mentre il cinema Quattro Fontane e il The Space Cinema Moderno ospiteranno le proiezioni. “Un segnale forte – secondo Milazzotto – dell’interesse suscitato da un appuntamento che vuole diventare strategico nell’agenda degli operatori, che voleranno a Roma da ogni parte del mondo, con una netta preponderanza europea”.
Sul fronte cinema, MIA rinnova, potenziando il lavoro di matchmaking e l’offerta di prodotto, le esperienze di The Business Street e New Cinema Network. Da un lato l’attività di compravendita di TBS, che quest’anno propone oltre 90 titoli (di cui una ventina di origine italiana) con 35 anteprime di mercato. Dall’altro il forum di co-produzione di NCN, che presenta una selezione di 30 progetti (in fase di sviluppo) di autori emergenti o già affermati provenienti da 20 diversi paesi.
Cinque i titoli italiani selezionati in questa edizione, dal nuovo lavoro dell’ormai riconosciuta regista palermitana Costanza Quatriglio (“Sembra mio figlio”) a quello della sceneggiatrice e filmaker Elisa Amoruso (“La dea delle acque calme”), dall’inconsueto western al femminile ambientato nell’Ottocento di Giovanni La Parola (“Il mio corpo vi seppellirà”) alla vicenda di cibo e redenzione che ruota attorno a “Palato assoluto” di Francesco Falaschi, fino al progetto del 24enne romano Fulvio Risuleo (“Guarda in alto”), già vincitore a Cannes con i suoi corti.
Costola di NCN, al suo debutto, la selezione di Make it With Italy, forum specifico ideato per incentivare le coproduzioni minoritarie con l’Italia, che propone 6 progetti di respiro internazionale provenienti da Argentina, Belgio, Repubblica Ceca, Iran, Irlanda e Francia.
Novità assoluta – e probabile primo passo dell’annunciata fusione tra i due tradizionali appuntamenti capitolini, Festa del Cinema e RomaFiction- Fest, che nei suoi primi anni di vita aveva avviato una prima esperienza di mercato tv – i TvDays dedicati a networking per le serie televisive. 60 players internazionali, selezionati nell’ambito del Tv Drama, saranno a Roma per tre giorni (17-19 ottobre) con l’obiettivo di costruire nuove relazioni strategiche e riflettere sulle attuali tendenze e i futuri scenari di business. In calendario incontri, ‘talks’, tavoli e anteprime inquadrati in una serie di macro aree tematiche (i modelli economici delle storie “che viaggiano”, la nuova “digital challenge”, coproduzione e distribuzione, talent europei, animazione, transmedia e gaming) su cui verranno strutturati i diversi appuntamenti.
Sul fronte del documentario, il MIA propone l’undicesima edizione degli Italian Doc Screenings, forum showcase internazionale del documentario italiano (rappresentato da una selezione di 20 progetti) prodotto da Doc/it, e la seconda edizione di Doc&Factual Agora (16-18 ottobre), appuntamento internazionale dedicato ai programmi televisivi di genere doc&factual che focalizzerà la sua attenzione sui “broadcaster globali” che hanno conquistato i palinsesti mondiali e, fra gli altri temi, sul ruolo del Servizio Pubblico come impresa culturale, oggetto di uno specifico incontro nell’ambito dei MIA Talks che si terrà alle Terme di Diocleziano.
Ma come si intersecheranno le diverse sezioni?
“La mappa del MIA si può attraversare in diverse direzioni – commenta Lucia Milazzotto – e la sua forza sta nel fatto che ognuno può costruire il proprio percorso. Detto questo, ci saranno una serie di convergenze. Da un lato gli appuntamenti trasversali di cinema e tv, per certi versi un mercato comune, come il trend industriale sembra indicare; dall’altro le naturali intersezioni delle due aree del documentario, doc e factual.
Dedicheremo la giornata di apertura, venerdì 16, all’animazione italiana e internazionale – un genere che attraversa diversi modelli di business – e al gaming, sondandone le influenze reciproche, mentre domenica 18 gli operatori si riuniranno per discutere sul tema legato all’offerta di contenuti nelle piattaforme digitali.
Altro appuntamento trasversale, la giornata dedicata all’Italia di sabato 17, un’occasione per ragionare sulle opportunità economiche, finanziarie e produttive del territorio, facendo incontrare gli operatori nazionali con i player europei e mondiali. L’industria italiana ha dato una risposta positiva già in fase di preparazione del mercato attraverso il coinvolgimento diretto degli operatori del settore e delle associazioni di categoria. L’ottica generale è di lavorare sull’internazionalizzazione del prodotto, il che significa potenziamento dell’esportazione e sviluppo delle coproduzioni”.