I sopralluoghi sono tutti fatti. Le location individuate. Le riprese iniziano a febbraio. Massimo Monachini, delegato di produzione di Paco Cinematografica, è visibilmente soddisfatto del lavoro fatto, sia in rapporto alla Emilia-Romagna Film Commission, sia rispetto a dove andranno a girare e a quello che si vedrà nel film «Mio fratello rincorre i dinosauri». Coproduzione Paco Cinematografica con la spagnola Neo Art Producciones, il film è tratto dal romanzo omonimo di Giacomo Mazzariol (ed. Einaudi) che ha anche collaborato alla sceneggiatura con Fabio Bonifacci, è diretto da Stefano Cipani, conAlessandro Gassmann.
E’ la storia del rapporto tra due fratelli, di cui uno, quello che rincorre i dinosauri, affetto dalla sindrome di Down.
«Gassmann sarà il papà del piccolo Gio. Ma sono i bambini i veri pro- tagonisti» si affretta a sottolineare Monachini. «Il film ha il patrocinio dell’Associazione Italiana Persone Down».
Ambientato a Castelfranco Veneto il libro, il film viene invece girato in Emilia. «C’erano dei problemi a girare in Veneto perché a oggi non c’è un fondo per il Cinema. Quindi ci siamo messi subito in contatto con Fabio Abagnato, responsabile della Film Commission Emilia-Romagna e fatto adattare la sceneggiatura a Fabio Bonifacci, bolognese DOC ».
Al di là di contributi e supporto tecnico, il grande pregio dell’Emilia era quello di avere alcune location che si adattavano perfettamente alla storia: il museo Geologico Giovanni Cappellini di Bologna ha bellissimi reperti, in particolare lo scheletro completo di un Diplodoco di grande impatto scenografico (i dinosauri sono la grande passione di Gio, e la famiglia a un certo punto ci si “perde”).
E il comune di Pieve di Cento celebre per il suo Carnevale. «È proprio qui che batteremo il primo ciak: lì verrà ricostruita la sfilata dei carri allegorici. Coriandoli, macchine del fumo, tanti carri in strada e centinaia di persone dei paese in maschera. Abbiamo trovato davvero una grande partecipazione e disponibilità da parte di tutti, amministrazione locale e gente del posto». Alla sfilata parteciperanno una decina di carri. «Uno giurassico adattato esclusivamente per noi».
Spiega Monachini che, pur essendo Paco Cinematografica società che ha collaborato con tante film commission (ha prodotto film come «Basilicata Coast to Coast» e «La migliore offerta»), è la prima volta che lavorano con la ERFC.
«Abbiamo avuto completo supporto. E un dialogo continuo. Lo staff si è messo in prima fila per aprire il dialogo con il Sindaco di Pieve e l’Amministrazione. Il loro apporto è stato fondamentale: verso le opere prime c’è sempre qualche diffidenza in più da parte degli enti locali. Organizzare un Carnevale fuori stagione era impegno importante… Direi che la FC è stata il nostro uomo in più. Si è comportata a tutti gli effetti come un coproduttore».
Su 2 milioni e 500mila euro di budget produttivo, la Regione ha riconosciuto un contributo di 150mila euro. «E poi si è attivata per supportarci nella individuazione dei fornitori, facendoci per esempio ottenere importanti agevolazioni. Il Comune e i volontari del Carnevale sono coinvolti quasi a costo zero: poche migliaia di euro di puri costi vivi, la pulizia delle strade, la messa in sicurezza dell’area. Si tenga presente che chiudiamo la città per quasi tre giorni».
Anche se è poi vero che essere in un film che ambisce ad avere Cannes come passerella, garantisce una bella ricaduta pubblicitaria, soprattutto quando si punta molto sul turismo, in particolare legato a un evento importante come il Carnevale.