Inizia con il focus dedicato all’Emilia Romagna il weekend di apertura della 22esima edizione del Festival del Cinema di Porretta Terme, diretto da Luca Elmi in collaborazione con l’associazione Porretta Cinema, e in programma nella cittadina termale da sabato 2 a domenica 10 dicembre.
Il primo documentario in programma sabato 2 dicembre è Dario Argento: Panico di Simone Scafidi, realizzato anche a Rimini e Parma, con il sostegno di Emilia Romagna Film Commission. Sostenuto dalla film commission anche Bologna I love you per la regia di Andrea Mingardi e Pier Paolo Paganelli prodotto da Genoma Films di Paolo Rossi Pisu, plateale omaggio alla storia, alla cultura e alla poesia del capoluogo emiliano, che sarà proiettato in internazionale come evento speciale nel pomeriggio di domenica 3 dicembre.
Ospiti del Festival Pier Paolo Paganelli insieme ad Andrea Mingardi, da cui l’idea del film è nata e che è il protagonista narrante del film, anfitrione ironico di questo fantastico viaggio. Bologna I love you parte dai misteri e dai miti della fondazione, si propone di raccontare la storia del capoluogo emiliano romagnolo fino ai giorni nostri, attraverso le testimonianze di tanti protagonisti del territorio: Gianni Morandi, Giorgio Comaschi, Vito, Chiara Sani, Eraldo Turra, il Cardinale Zuppi e ancora molti altri.
Sono realizzati con il sostegno della film commission emiliana, anche due dei film del Concorso Fuori dal Giro, giunto alla XI edizione: Le Proprietà dei Metalli di Antonio Bigini, prodotto da Claudio Giapponesi per Kiné e Rai Cinema, Antonio Bigini, una storia ambientatevi in un paesino di montagna negli anni ’70, che ha per protagonista Pietro, un bambino cresciuto da un padre duro e asfissiato dai debiti che manifesta la misteriosa dote di piegare metalli al solo tocco (sostenuto anche da Toscana Film Commission), e Il Vento soffia dove vuole, esordio alla regia di Marco Righi, che produce anche il film in associazione con Obiettivo Cinema. Anche in questo caso una storia ambientata in un paese dell’Appennino, incentrata sull’incontro dea il giovane e devoto Antimo, che vive una vita tranquilla tra la chiesa locale, i casti appuntamenti con la fidanzata e la stalla dove lavora pigramente con il padre, e Lazzaro, un uomo semplice e selvaggio che lavora come aiutante nella vicina fattoria. Antimo vede una scintilla in Lazzaro e si propone di convertirlo.
Ad aprire il Concorso, sabato 2, sarà invece Anna, di Marco Amenta, altro film profondamente legato ad un territorio: la Sardegna, dove vive Anna, la protagonista, che gestisce la piccola fattoria che era del padre, protetta da quella terra aspra e incontaminata che d’improvviso si troverà lei a dover proteggere dai mostri meccanici che vogliono violentarla. Il film è prodotto da Cine Voyage con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission.
Completano il Concorso, Le mie ragazze di Carta di Luca Lucini, commedia ambientata negli anni ’70, commedia, che racconta due momenti decisivi della vita di tre adolescenti: il passaggio dalla pubertà alla pre-adolescenza vissuto tra primi amori e partite di rugby e quello dal mondo della campagna al mondo della città (prodotto da 302 Original Content, Pepito Produzioni, Rai Cinema con il sostegno di Fondazione Veneto Film Commission); About Last Year di Dunja Lavecchia, Beatrice Surano, e Morena Terranova, coming of age ambientato nella periferia di Torino, che segue un anno di tre giovani donne cisgender, ospiti nel mondo del ballroom (prodotto da Stefano Cravero ed Enrico Bisi di Base Zero con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte), e Quanno Chiove di Girolamo Capuano, prodotto e distribuito da Threeab Film.
Affiancheranno i film del Concorso, sei corti firmati dal regista Ermanno Olmi che verranno proiettati in collaborazione con CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea, che conserva un patrimonio di oltre 82.000 rulli di film realizzati dalle più importanti imprese italiane dai primi anni del ‘900. Un omaggio a Olmi attraverso contenuti preziosi della sua primissima cinematografia che ritraggono il boom degli anni ’50 con sguardo critico, in linea con l’anima di Porretta, legata al territorio e ai suoi cambiamenti socioculturali. La prima serata propone il film Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggiere (1954), mentre domenica l’omaggio a Ermanno Olmi prosegue con il film L’onda (1955).
Concorreranno per gli storici Premio del Pubblico e Premio Giuria Giovani, e il recente Premio della Critica SNCCI.
Sempre sabato 2 dicembre, la sezione La Prima Volta di… vede protagonista Occident,il primo lungometraggio di Cristian Mungiu (Animali selvatici), una commedia amara sul seducente mito dell’Ovest, che risiede tra i rumeni più giovani.
Domenica 3 dicembre saranno ospiti del festival Antonio e Pupi Avati, che saranno presenti a Porretta Terme in occasione della proiezione speciale di Una gita scolastica, che celebra il 40esimo anniversario e per l’occasione viene festeggiato dal festival con l’incontro “A spasso per l’Appennino: 40 anni di Una gita scolastica”, un tuffo nel territorio e nella scenografia naturale che è stata Porretta insieme ad altri luoghi iconici emiliani. Un momento emozionate per il Festival, la sua terra e i suoi abitanti, molti dei quali sono stati tra i protagonisti del film pietra miliare della storia del cinema italiano.
Il Festival del cinema di Porretta celebrerà anche un altro speciale 40° anniversario: quello di Tu mi turbi, opera prima di Roberto Benigni, omaggiato anche nella locandina, realizzata dallo scatto di Luciana Mulas, fotografa di grande prestigio, maestra del ritratto di scena e non solo, a cui il Festival dedica un’inedita mostra che vede Mulas testimone del panorama culturale dagli anni ’70 agli inizi del nuovo millennio attraverso i suoi ritratti.
Tra gli ospiti più attesi di questa edizione, il regista Roberto Andò, a cui il festival dedica la sua retrospettiva. Oltre alla proiezione di quattro titoli firmati dal regista siciliano, tra cui il suo ultimo successo di pubblico e critica La Stranezza, il regista terrà una lezione agli studenti di Porretta sul rapporto tra cinema e teatro, una straordinaria occasione per osservare nel dettaglio uno dei più significativi percorsi del cinema italiano di questi anni e per riflettere sull’importanza che il cinema e il teatro rivestono nella cultura contemporanea.