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direttore Paolo Di Maira

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IL CASO/Benvenuti a Bergues

Un’altra cittadina, solitamente ignorata dai viaggiatori, si è conquistata un posto d’onore sulla mappa della Francia.
Potere del cineturismo che, grazie al “˜fenomeno’ “Bienvenue chez les Ch’tis”, si riconferma essere un fenomeno sì di nicchia, ma di richiamo formidabile.


Dopo questo film, scritto diretto e interpretato da Dany Boon, è impossibile ignorare Bergues – location e ambiente della storia – piccola città  fortificata delle Fiandre, a 9 chilometri dal porto di Dunkerque. Quasi 20 milioni di spettatori in poco più di due mesi, con un trend che promette di polverizzare la performance di “Titanic”, che era il record d’incassi di tutti i tempi in Francia, con i produttori hollywoodiani che già  parlano di remake.


 l film ha per protagonista un direttore di un ufficio postale del Midi trasferito per punizione nel nord, dove scopre un mondo diverso da quello immaginato.
L’esilarante commedia ribalta i luoghi comuni dei francesi sul profondo Nord, piatto e piovoso, oppresso da nuvole basse e abitato da gente sempliciotta che parla un dialetto incomprensibile ( lo “ch’timi, appunto, dove il suono della s si trasforma in sc).
Quello descritto da Boon è un luogo accogliente,caloroso e solidale, dove si piange solo quando si arriva e quando si parte, come dice il proverbio.


Bergues è divenuta così la meta turistica del momento: dopo il primo weekend di programmazione del film in sala, le connessioni internet sui siti del paese sono schizzate da 95 a 2500 al giorno.
Le presenze in città  sono aumentate immediatamente del 30% ( non solo francesi, ma anche svizzeri e belgi).


Il locale ufficio del Turismo ha messo a punto un pacchetto di fine settimana con visite guidate sui luoghi dove è ambientato il film , decollano le attività  ricettive, e c’è la corsa per beneficiare del ritorno d’immagine garantito dal film: Gaz de France, proprietaria del falso ufficio postale, ha donato l’immobile alla città  di Bergues, si parla addirittura di farne un museo dedicato al film !
Un ottimo investimento per la regione: ” Il film ha ottenuto il massimo degli aiuti finanziari da parte del territorio: 300 mila euro da parte nostra, e 600 mila da parte della Regione Nord- Pas de Calais”, riferisce Vincent Leclercq, direttore del CRRAV (Centre Regional Ressources Audiovisuelles ).

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