Potrà accadere che un amico che andiamo a prendere in stazione ci parlerà di un film che in sala non è ancora uscito, ma che lui ha appena visto in treno, in anteprima.
Potrà accadere se ha viaggiato con Italo, il treno di NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori), l’impresa ferroviaria privata che dalla prossima primavera collegherà, sulle linee ad alta velocità, 12 stazioni in nove città italiane.
Italo non soltanto permetterà di vedere la “televisione in diretta” in partnership con Sky, ma avrà una carrozza interamente dedicata alla visione dei film, grazie all’alleanza con Medusa.
Treno e cinema hanno molto in comune: dagli albori ( le famose immagini dell’arrivo del treno dei fratelli Lumiere, nel 1896) , alla raffinata connessione che molto più di recente – in un convegno di un paio di anni fa – l’archistar Norman Foster ha individuato tra modi di viaggiare e fruizione cinematografica.
Il treno è “un modo civilizzato di viaggiare”, che, diversamente dell’automobile, riporta la gente nel cuore delle città ormai congestionate dal traffico.
E’ lo stesso percorso di civiltà che faranno i cinema, prevede Foster, che torneranno a illuminare i centri storici.
La digressione è pertinente nel caso di Italo, dove la civiltà del viaggiare si veste di una “cultura dell’eccellenza” tutta italiana: proiettando nel colore la sensazione di velocità (rosso, come la più celebre “rossa” Ferrari) associa l’offerta di cinema alla qualità della ristorazione “a chilometro zero”(garantita dalla partnership con Eataly), al design e al confort (tutte le sedute sono rivestite in pelle Frau). L’offerta di cinema non sarà soltanto italiana, potendo attingere alla ricca library di Medusa.
” Italo offre due modi per fruire il film”, anticipa a Cinema & Video International Giuseppe Bonollo, direttore marketing di NTV,
“uno attraverso il proprio pc, tablet o iPad, accedendo al portale di bordo “Italo Live” che tra i diversi contenuti offre anche una library di film.
Poi c’è una fruizione più ristretta”, nella carrozza dedicata che sarà ad una delle estremità del treno in modo da non essere “di passaggio”.
La carrozza è di 39 posti, nell’ambiente ( è assolutamente bandito il termine “classe”) “smart”, il più economico.
Il film è trasmesso su 8 schermi di 19 pollici posizionati a non più di 2 metri e mezzo da ciascun posto, obbedendo a criteri ergonomici che ne ottimizzano la visione. Vedere film in treno non è una novità.
Ma l’originalità di “smart cinema” sta nel tentativo di ricreare in treno la dimensione di una sala cinematografica.
E il carattere popolare dell’intrattenimento, pur nel confort dell’ambiente, è sottolineato dall’essere, quello “smart”, il meno costoso.
Il posto sulla “smart cinema” avrà un costo leggermente superiore, e comunque inizialmente, assicura Bonollo, a titolo promozionale non ci sarà alcun sovrapprezzo.
Un costo maggiore lo avranno le prime visioni :
” Offriremo almeno una prima visione al mese – anticipa Bonollo – e con Medusa stiamo studiando anche la possibilità di realizzare qualche anteprima”.
Concorrenza con la sala?
Al contrario: l’iniziativa appare semmai un potenziale vettore promozionale per il cinema “a terra”.
Infatti, se le prime visioni verranno trasmesse solo nel viaggio no-stop Milano-Roma che sarà inaugurato in maggio, sui treni con fermate intermedie il palinsesto dovrà attingere a formati di minor durata, dai trailer ai back stage, ad altri programmi di intrattenimento.
Insomma, questa smart cinema “è una cosa molto versatile”, per dirla con le parole di Bonollo, “su cui ci si potrà molto giocare”.
Una formidabile occasione per inventare nuove iniziative.
Basta guardarsi attorno.
In Germania, per esempio, per la prima volta quest’anno, grazie a un accordo tra il Festival di Berlino e le ferrovie Deutsche Bahn, nei giorni della manifestazione il biglietto andata/ritorno per la capitale tedesca avrà il costo unico, in seconda classe, di 99 euro, qualunque sia la località di partenza, ovviamente dentro il territorio tedesco.
Un bel risparmio, se si considera che il viaggio da Monaco di Baviera costa normalmente circa 250 euro.
Potrebbe essere un’ idea, dal momento che le città italiane dei maggiori festival di cinema – Roma Venezia e Torino- sono tutte coperte dal servizio NTV.