direttore Paolo Di Maira

IL CASO/ Videoclip per un libro

Book Trailer, ovvero immagini per invogliare a leggere.Ma può il ritmo incalzante dei videoclip suscitare il desiderio della lettura? Forse sì, perché questi due linguaggi, in teoria opposti, trovano un terreno comune laddove la scrittura fa sentire l’urgenza e la frenesia di voltar pagina.


Il booktrailer è uno strumento promozionale che all’estero funziona bene e ha creato un mercato (soprattutto negli Stati Uniti, in Gran Bretagna “”con l’agenzia scozzese Screenbase “” e in Olanda “” Bivisual e Tell Media -), e che in Italia è nato da poco ma stenta a decollare. Cinema&Video International si era già  occupato di questo fenomeno (n. 11-12 “”2005), in concomitanza con il Noir in Festival di Courmayeur, dove veniva presentato il book trailer per il lancio del romanzo “Baciami Giuda ” di Will Christopher Baer, commissionato da Marsilio ad un promettente studio di Milano, composto da sette ragazzi venticinquenni: i Bonsaininja, che ci parlano della loro attività : “Tutto è iniziato grazie al concorso “˜Ciak si legge “” Grinzane Cinema 2004′, per il quale abbiamo prodotto il booktrailer di “˜Coraline’, con il quale abbiamo vinto il premio della critica. Neil Gaiman, l’autore del thriller, ne è rimasto così entusiasta che ci ha “linkati” sul suo sito” afferma Fabio Legnani di Bonsaininja. Ed è lì che li ha trovati Iacopo De Michelis, editor della Marsilio, la prima casa editrice italiana a sperimentare questo nuovo linguaggio. Dopo Marsilio è stato Fazi Editore a bussare alla porta dei Bonsaininja, e il libro prescelto per il trailer “God jr” di Dennis Cooper. Quali sono i generi letterari più adatti al boktrailer? “Sicuramente i noir, i thriller, e in generale le storie in cui c’è qualcosa da scoprire, o che hanno un forte impatto emotivo.Molto spesso, inoltre, chi ci commissiona il lavoro non ci dà  tutto il libro da leggere, ma solo alcuni pezzi o i primi capitoli, e questo è importante per la realizzazione del trailer, perché ci mette in una posizione simile a quella del pubblico a cui è diretto.” Avete altre produzioni in cantiere? “In Italia stiamo lavorando ad un progetto per Alacran. Abbiamo poi creato un stretto rapporto con Tell Media, una società  olandese che si occupa di promozione e servizi marketing per l’editoria per il mercato olandese e tedesco. In questi paesi il booktrailer ha conquistato il cinema e la televisione (circa il 90% della produzione è destinato al mercato televisivo) e funziona anche molto bene nell’instore marketing (si proiettano i booktrailer sugli schermi dei megastores).” Si svilupperà  un mercato italiano? “E’ molto difficile, sarebbe necessario che qualcuno che gode di molta legittimità  nel settore facesse una scelta forte. Il booktrailer potrebbe andare in contro ad importanti evoluzioni: con l’interattività  consentita dai nuovi media, sarebbe possibile dargli un alto livello di crossmedialità  (vedere il trailer sul telefonino, e magari passare immediatamente all’acquisto on line) Il problema è prima di tutto economico, ma anche culturale: in Italia si è convinti che i libri si vendono solo in libreria.” Nonostante le difficoltà  oggettive, si stanno affermando comunque nuove realtà  pronte a scommettere sulle potenzialità  del booktrailer. La Fermento, casa editrice romana fondata nel 2002, ha da poco creato la Fermento Film, una casa di produzione interna specializzata nella realizzazione di booktrailers e di eventi video legati al mondo dei libri. I booktrailers prodotti sono tratti dai romanzi “Beatles for sale” di Marco Bonfiglio e “Leonardo Nascosto” di Valeria Botta. I romanzi oggetto dei prossimi trailer sono: “Il poeta, il santo e il navigatore” di Alessandro Ghebreigziabiher, “Il mio nome è Bukowski” di Paolo Roversi, “Il Vangelo di Giuda” di Antonio Bica e “Sintropia” di Ulisse di Corpo.


Cinema&Video International   9/10-2006

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