Un protocollo che porti alla creazione di una piattaforma di collaborazione strutturata fra le Film Commission e l’Unione dei Distributori ed Editori italiani: è stato annunciato oggi alle Giornate estive di Cinema di Riccione – Ciné, dalla presidente dell’associazione delle film commission italiane, Cristina Priarone, ed è il frutto di un primo incontro, che si è svolto proprio in questi giorni fra le due associazioni.
“Film commission vuol dire pubblico, perché noi siamo un moltiplicatore di passaparola, un enorme bacino di utenti diversi e possiamo essere grandi partner di co-marketing, di promozione diretta e indiretta – ha detto Priarone. – Film Commission è sinonimo di territorio, inteso come imprese, servizi sponsor, occasioni, e le nostre locations sono anche luoghi dove magari poter organizzare anteprime cinematografiche meravigliose. Tutto questo è un patrimonio che può essere messo a frutto proficuamente all’interno di una collaborazione fra film commission e distributori ed editori. E dovere di una film commission è anche quello di riempire una sala a prescindere da aver finanziato il film o no con il nostro fondo”.
E’ merito delle film commission italiane quello avere trasformato i loro territori fungendo da attrattori, di set internazionali, dunque di economia e di capitale. Lo ha ricordato il Sottosegretario alla Cultura del MiC Lucia Borgonzoni, in chiusura del convegno organizzato da Anica e dedicato a Centralità del mercato theatrical. Progetti virtuosi a sostengo della filiera.
Borgonzoni non ha ancora rivelato una data per l’uscita dell’atteso decreto sul Tax Credit, ma ha rassicurato gli operatori impazienti, ribadendo che “Non c’è mai stata intenzione di tagliare i fondi e mai ci sarà”.
Nel corso della convention 01 Distribution anche Leonardo Pieraccioni e Alessandro Siani, in collegamento dal set della loro prossima commedia di Natale Io e te dobbiamo Parlare, hanno divertito la platea con uno sketch in cui si appellavano a San Giuliano minacciando scherzosamente di andare a girare in Inghilterra, dove il Tax credit è al 40%, o Spagna, al 50%.
“Ci troviamo- ha dichiarato il Sottosegretario alla Cultura – davanti ad una serie di cambiamenti dettati dal fatto che quello del cinema e dell’audiovisivo è un settore produttivo e dunque, per sua stessa natura, in continua evoluzione. Ormai giunte in dirittura d’arrivo, le modifiche alla Legge Cinema a cui abbiamo lavorato in questi mesi per rendere gli strumenti a nostra disposizione ancora più efficaci in un’ottica di sviluppo della filiera sono il frutto di un percorso condiviso con tutti gli operatori e le associazioni. Il lavoro da fare non è ancora concluso: grandi sfide ci attendono all’orizzonte, ma sono certa che continuando a fare squadra sapremo vincerle e conquistare insieme nuovi importanti traguardi”.