Quasi tutti i lungometraggi di finzione e documentari finanziati dalla prima call del 2022 di IDM Film Commission Südtirol e che saranno realizzati in Alto Adige adotteranno il protocollo del Green shooting introdotto da IDM per limitare l’impatto ambientale delle produzioni cinematografiche sul territorio.
Già sul set, la serie tv crime Rai Brennero, diretta da Davide Marengo e Giuseppe Bonito e prodotta dalla Cross Production di Roma, dove gli attori Elena Radonicich e Matteo Martari, interpretano rispettivamente una PM di lingua tedesca e un poliziotto del meridione che collaborano nel tentativo di fermare uno spietato serial killer. L’Alto Adige ospiterà la troupe per circa 60 giorni.
Tra i progetti ad essere sostenuti in fase di produzione c’è poi il nuovo film di Giorgio Diritti, Lubo (titolo provvisorio): la storia di un artista di strada, uno zingaro svizzero a cui un’istituzione statale porta via i figli. scritta dal regista insieme a Fredo Valla, e tratta dal romanzo Il seminatore di Mario Cavatore. Producono Rodeo Drive e Aranciafilm con Rai Cinema. Il film La Guardia (titolo provvisorio) dell’attore, regista e produttore cinematografico Giulio Ricciarelli, scritto da Fabrizio Bozzetti e prodotto dalla torinese La Sarraz Pictures in coproduzione con la tedesca Heimatfilm e la belga Gapbusters Société Anonyme, racconta una storia dove la solidarietà e la complicità femminili sono capaci di superare il razzismo e i pregiudizi.
La località di Lana sarà protagonista di un nuovo adattamento cinematografico del family movie Lassie – Una nuova avventura (titolo provvisorio) del regista tedesco Hanno Olderdissen che aveva diretto anche il precedente Lessie torna a casa. Produce la tedesca Henning Ferber Filmproduktions.
Molto legato al territorio è Zweitland dell’altoatesino Michael Kofler, che firma anche la sceneggiatura sviluppata durante la 1ª edizione dello Script Lab di IDM, RACCONTI. A produrre il film, ambientato in Alto Adige dopo gli attentati del 1961, quando l’introverso Paul si trova improvvisamente a dover sostenere la giovane famiglia di suo fratello maggiore Anton, terrorista latitante, è la società di Bolzano Helios Sustainable Films in coproduzione con la tedesca Starhaus Filmproduktion e l‘austriaca KGP Filmproduktion.
Di produzione locale anche il Così com’è (titolo provvisorio), l’opera prima di Antonello Scarpelli, autore anche della sceneggiatura, dramma arthouse che si muove tra la Calabria e la Germania, prodotto dalla Albolina Film di Bolzano in coproduzione con la tedesca Sutor Kolonko e K. Albolina firma anche (assieme all’austriaca Eutopiafilm), la produzione del documentario Vista mare (titolo provvisorio) scritto e diretto da Julia Gutweniger e Florian Kofler Altri documentari prodotti da società del territorio sono I fiori di Nesang (titolo provvisorio), di Beniamino Casagrande, prodotto dalla Cooperativa 19 di Bolzano, e quello per la tv del regista e autore Wolfgang Moser, Michael Gaismair – Vom Reformer zum Rebellen (titolo provvisorio), che racconta la figura del leader del popolo oppresso nelle rivolte contadine tirolesi del XVI secolo (una coproduzione fra mowo production e l‘austriaca Terra Internationale Filmproduktionen.
Infine, Flash Wars (titolo provvisorio) di Daniel Wunderer, prodotto dall’austriaca blue+green communication che guarda all’evoluzione delle armi e alla loro effettiva efficacia nel preservare la pace. L’unico progetto a ricevere un sostegno da IDM in fase di sviluppo è Italy first, scritto da Luca Vendruscolo (che ne cura anche la regia), insieme a Simona Nobile, e prodotto dalla altoatesina Enrosadira Pictures con la romana Dugong Films.
Fra i tredici progetti finanziati, anche due cortometraggi: Corte, coming of age prodotto dalla società altoatesina Mediaart Production Coop con la tedesca Schuldenberg Films e diretto da Magdalena Mitterhofer, che ne firma la sceneggiatura di insieme a Richard Gabriel Gersch, e Bordovasca scritto e diretto da Giuseppe Zampella e prodotto dalla bolzanina Cooperativa 19 in coproduzione con la Sayonara di Bologna.
“Ricevere richiesta di finanziamento da tante produzioni sia italiane che straniere per progetti di così alta qualità è sicuramente un buon segnale di ripresa che, dopo il difficile periodo segnato dalla pandemia, ci fa ben sperare per questo nuovo anno di cinema”. Commenta BIrgit Oberkofler, alla guida di IDM Film Commission Südtirol.