Albania, Austria, Germania, Polonia, Svizzera, Spagna, Francia e addirittura Nepal: sono questi i paesi di produzione delle opere che sono state finanziate dalla 2° call del fondo di IDM Film Commission Südtirol.
La produzione nepalese (Underground Talkies Nepal) ’arriva’ in Alto Adige grazie a un corto sviluppato durante la 1° edizione di MASO, lo Short Film Training Programme ideato da IDM Film Commission Südtirol, dal Bolzano Film Festival Bozen e dagli Uffici Cultura della Provincia Autonoma di Bolzano.
Il titolo provvisorio del corto è The Freezer, scritto e diretto da Suraj Paudel, una dark comedy che racconta la storia bizzarra di un congelatore che viene portato in un remoto villaggio nepalese, e accolto dagli abitanti come una soluzione divina per conservare i corpi dei defunti fino alla cremazione, assicurando loro un passaggio per il Paradiso. Produzione: (Lalitpur, Nepal). Finanziato in fase di produzione anche un altro corto sviluppato nell’ambito della prima edizione di MASO, I’m Not Nearly Cool Yet (titolo provvisorio) scritto e diretto da Anastazja Naumenko, che racconta – attraverso il linguaggio dell’animazione – il percorso di formazione e rinascita di Ania, un’adolescente che vive in una città ucraina negli anni ’90 in lotta per la sua libertà, tra amore e desiderio. E’ prodotto dalla Blurred di Varsavia.
Gli altri tre cortometraggi di cui è stata sostenuta la produzione arrivano dall’Italia. Sono Ciao, ciao aus Tokio (titolo provvisorio), scritto e diretto dall’altoatesino Martin Telser sull’unico ristorante altoatesino in Giappone; IA School Day (titolo provvisorio) corto di animazione scritto e diretto da Roberto Romano che ha per protagonisti Evangeline, una giovane insegnante timida e sensibile e sensibile, e Luca, un bambino di otto anni con l’autismo. E’ prodotto dalla Fantasmagorie Studio di Roma. Infine, Questo corpo (titolo provvisorio) scritto e diretto da Martina Melilli, racconta di una donna che, come lavoro, prepara le salme prima del loro ultimo saluto. Per farlo, cerca di stabilire un legame con i defunti raccogliendo tracce della loro vita attraverso la loro casa e i loro oggetti più cari. E’ una co-produzione fra la Jump Cut di Trento e la Careof di Milano.
3 i lungometraggi finanziati in fase di produzione. Due sono firmati da registe altoatesine, Nancy Camaldo, e Veronika Kaserer. La prima dirige il mistery thriller Wolf (titolo provvisorio) prodotto dalla Elfenholz Film di Monaco, ambientato in un piccolo villaggio di montagna e che sarà girato tra la Valle Isarco, la Val Pusteria, Termeno sulla Strada del Vino e Chiusa. La protagonista della storia è Tilda, che uccide illegalmente un lupo che ha ucciso un raro cervo bianco, andando contro gli ideali del sindaco che si batte per una coesistenza pacifica tra uomo e natura. Keserer ha scritto e dirige il documentario Schattenberge (titolo provvisorio), che racconta della prima scalata di una vetta di 7.000 metri ancora mai esplorata nel Pakistan settentrionale, in condizioni metereologiche imprevedibili, realizzata da due giovani alpinisti nell’autunno del 2025. Prodotto dalla tedesca Beetz Brothers film production che ambienterà le riprese altoatesine tra Naturno e Merano.
Finanziata inoltre la produzione di Tania (titolo provvisorio) del regista e sceneggiatore tedesco Elmar Fischer, che firma il soggetto insieme con Thomas Brussig e Jörg Tensing. Un film che racconta i conflitti personali e politici attraverso le scelte di una giovane donna. Tamara Bunke, figlia di ebrei esuli in Argentina, durante una visita di Stato nel 1961 si appassiona agli obiettivi politici del rivoluzionario Che Guevara e rimane molto colpita dall’incontro con il ventiseienne Ulises Estrada, carismatico comandante della squadra del Che. Il film, prodotto dalla tedesca near future films con la spagnola Sur-Film, sarà girato in parte in Alto Adige tra la Valle Aurina, Gais e Brunico.
Infine, due progetti sostenuti in fase di pre-produzione. König der Wölfe (titolo provvisorio) è un biopic del regista e produttore altoatesino Thomas Perathoner sulla vita di un uomo che, nonostante fosse un cacciatore di frodo già da ragazzo, un giorno si avvicina alla fotografia e depone il fucile per iniziare a “catturare” la sua preda senza ucciderla. Un gesto che ha cambiato la sua vita per sempre e gli ha permesso di studiare da vicino i grandi predatori come orsi e lupi, per comprenderli e proteggerli attraverso la sua arte. Il film è sostenuto dalla casa di produzione movie.mento di Bolzano con la Orbrock Filmproduktion di Vienna.
Me, You, and Gods (titolo provvisorio) sarà il debutto al lungometraggio della documentarista, apprezzata a livello internazionale Francesca Scalisi, che scrive il trattamento insieme a Chiara Cremaschi. La protagonista del film è dibattuta tra il dolore per la perdita inaspettata del fratello minore e l’imminente maternità. Queste forze opposte della vita e della morte la spingono a mettere in discussione la propria esistenza. Il film è prodotto dalla Articolture di Bologna con la Svizzera Dok Mobile, la francese Tomsa Films e l’albanese Art Film.
La lavorazione delle 10 opere sostenutecoinvolgerà professionisti e aziende di servizi altoatesini sia durante la fase di lavorazione sui set che in post-produzione: si prevedono 26 giornate di lavorazione solo per i cortometraggi.
47 sono invece i giorni di riprese sul territorio.