L’International Book Forum è l’area business del Salone del Libro di Torino dedicata allo scambio di diritti editoriali e audiovisivi per la traduzione e l’adattamento.
L’IBF accoglie editori , agenti letterari e produttori cinematografici e televisivi provenienti da tutto il mondo: giunto alla decima edizione, è la “finestra” del Salone sull’audiovisivo.
La partnership con Industry Books rappresenta un salto di qualità , perché così “noi arriviamo a dei produttori che già ci stanno aspettando”, spiega Maurizia Rebola, responsabile di IBF, che sottolinea l’importanza di un evento mirato come quello romano, capace di “portare ai nostri editori un’opportunità in più”.
Dunque, il “piacere di sperimentare collaborazioni con una struttura altrettanto ben posizionata che si occupa di cinema” ha una sua logica di mercato , in quanto ” il film aiuta il libro a vendere”.
Il percorso verso Industry Books passa attraverso il Torino Film Lab, luogo di formazione di scrittori che scrivono sceneggiature originali per il cinema.
“Con la direttrice Sabina Neirotti “” racconta Rebola – ci siamo detti: perché non mettiamo su anche un “˜Adapt Lab’, un laboratorio non per scrivere soggetti originali, ma per formare sceneggiatori che lavorino sui testi dei romanzi ?”.
L’idea trova forma nel Torino Film Lab Window, presentato al Lingotto (sede storica del Salone del Libro) il 12 maggio: nei tre giorni dell’IBF (dal 12 al 14), due story editor del Torino Film Lab (Isabelle Fauvel e Stefano Trinchero) hanno cercato nuove storie da film da presentare ai produttori audiovisivi dell’Industry Books.
Già , perché nel frattempo Rebola e Neirotti sono state contattate da Diamara Parodi Delfino, interessata a stabilire una collaborazione con l’istituzione torinese.
C’è stata subito intesa: “nessuna di noi si è mostrata gelosa del proprio lavoro”, ha tenuto a precisare Rebola, “perchè pensiamo che insieme si possa fare di più e meglio”.
Quello che un tempo si diceva “fare sistema”. La presentazione di TFL Window, cui partecipa anche Diamara Parodi Delfino, ufficializza la collaborazione con l’Industry Books.
Le “sinergie” spuntano subito fuori: “nel nostro database abbiamo 300 editori anglosassoni” rivela Maurizia Rebola, e il fatto che il Regno Unito sia il paese focus “ci ha permesso di fare un buon lavoro d’informazione già durante il London Book Fair tenutosi qualche settimana fa”.
Il lavoro di pre-selezione è partito: l’apporto del Salone del Libro sarà prezioso nell’informazione ma soprattutto nel supporto al piccolo editore, cui IBF assicura anche “consigli su come preparare il pitching”.