direttore Paolo Di Maira

I progetti premiati: i commenti dei produttori italiani

Si conclude oggi, 14 dicembre l’Industry Village del Festival del Film di Les Arcs, che ha visto riuniti nella cittadina francese oltre 450 professionisti, impegnati nelle sezioni del Coproduction Village e del Talent Village per progetti in fase di sviluppo, del Work In Progress, e del Music Village. E mentre si svolgono gli ultimi appuntamenti del mercato, ieri sera si è svolta la cerimonia di premiazione dei progetti più meritevoli.

Il Talent Village Award, del valore di 1.000€ elargiti dal Les Arcs Film Festival, è andato Marriage by abduction di Sophia Mocorrea. 

Il miglior progetto del Coproduction Village secondo l’ArteKino Foundation, che l’ha premiato con i 6000 euro dell’ ArteKino International Award, è l’islandese Solitude di Ninna Pálmadóttir prodotto da Pegasus Pictures in coproduzione con la croata MP Film Production.

3 i premi per i progetti in post-produzione del Work in Progress: il TitraFilm Award, del valore di 10.000 euro in servizi di post-produzione audio e/o video, è andato a Opponent di Milad Alami (mentre Silver Haze di Sacha Polak ha ricevuto una menzione speciale); l’Alphapanda Audience Engagement Award  (premio che contribuisce, con 5000 euro, alla creazione di una strategia di marketing digitale e di una campagna social in vista della premiere festivaliera del film) è stato assegnato a Stranger in my own skin di Katia De Vidas, documentario musicale sulla vita del cantautore britannico Peter Doherty. E, parlando di musica, il nuovo 22D Music Award, nato dalla collaborazione fra il festival e la società indipendente che si occupa di gestione di diritti musicali, specializzata nel settore audiovisivo, che premia Nika di Vasilisa Kuzmina con 10.000 euro per il finanziamento della composizione delle musiche del film.

E’ un fiore all’occhiello del Festival di Les Arcs quest’attenzione alla musica dei film, a cui è dedicata la sezione del Music Village, con masterclasses, conferenze (una su tutte, quella sullo stato dell’arte delle donne compositrici), e incontri one to one fra compositori ed esperti. Fra questi, era presente quest’anno Giovanni Guardi, music supervisor di Fandango.

Inga Pranevska di Kultfilma (al Coproduction Village con il film Escape Net -Latvia) Véronique Vergari produttrice per Luna Films  di Orpheus (Svizzera) sono le due le produttrici dell’Industry Village che si aggiudicano il badge per partecipare alla prossima edizione del Producers Network del Marché du Film di Cannes, che, assicura Gerôme Paillard nel consegnare il premio, “sarà in presenza. Ci vediamo il 17 maggio.” 

Escape Net, storia di epoca sovietica che ha come protagonista Dzidra, una ragazza che intraprende una carriera nel basket, nella speranza di lasciare il paese e poter incontrare il fratello, rifugiato fuori dall’URSS,  ha riscontrato l’interesse di diversi produttori italiani inviati al Focus Alps: ne sono rimasti colpiti Debora Nischler di Albolina (“tra l’altro stiamo già lavorando con una società lettone, la Fenixfilm production, con cui stiamo producendo il film di Linda Olte Sisters”),  Simone Catania di Indyca che lo trova “in linea con le nostre corde, è una storia che intreccia sport con questioni politiche e sociali, proprio come  Samia, il titolo provvisorio del film  che racconta la storia della velocista somala Samia Yusuf Omar, e che gireremo l’anno prossimo fra il Kenya e la Puglia.” La cosa positiva di molti dei progetti del Coproduction Village, sostiene Catania, “è che entraranno in produzione nel 2023: questo ci da la possibilità di prenderli in considerazione , visto che al momento siamo impegnati su molti nostri progetti e non potremmo realisticamente seguirne altri.”

Anche per Francesca Moino di K+, Escape Net è il progetto più interessante, “assieme al francese L’Engloutie diretto da Louise Hémon e prodotto da Tax Shelter, – aggiunge e osserva: “i produttori delle regioni del nord Italia sono diventati sempre più competitivi, e ci sono delle belle occasioni di coproduzione con le regioni alpine, anche lontano da Roma.”

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