10 documentari e 12 lungometraggi di finzione in fase di sviluppo compongono la selezione della 12esima edizione di When East Meets West, il forum di co-produzione triestino che si svolgerà dal 24 al 28 gennaio, in formato ibrido, nell’ambito del Trieste Film Festival, e con un concept totalmente rinnovato che includerà i nuovi Slate Market e Inspirational Labs, e le consuete sezioni work in progress di Last Stop Trieste, This is IT, First Cut+, First Cut Lab Trieste, oltre a webinars e case studies.
Inoltre, dopo il successo dello scorso anno, torneranno le attività ludiche quali quiz, appuntamenti musicali, incontri informali e conviviali e l’oramai imperdibile lotteria.
Al di là del nuovo, promettente set-up, al cuore del mercato restano comunque sempre i progetti, scelti all’interno di una rosa di 435 proposte, provenienti da 56 paesi, e che saranno presentati a una platea di 600 professionisti internazionali, e in special modo provenienti dai paesi in focus del 2022: Russia & UK, Irlanda, Canada, USA.“Ventidue storie inedite: domande, paure, speranze e riflessione da tutte le parti del pianeta, che, in questi tempi difficili, siamo particolarmente onorati di condividere con il resto del mondo”, le definisce Alessandro Gropplero, direttore di WEMW.
Fra queste, alcune opere prime di talenti promettenti, quali Fantasy di Katarina Resek Kukla, A Song That Slays di Mo Scarpelli, Short Summer di Nastia Korkia, come anche i nuovi lavori di Chloé Robichaud, Miroslav Terzić e Iryna Tsilyk.
Oltre al film di Scarpelli, arrivano dall’Italia anche Saving a Language di Francesca Pirani (Nefertiti Film) e Unconventional Gardeners di Alessandro Bernard, (Zenit Arti Audiovisive)
I progetti competeranno per il Film Center Serbia Development Award, l’ EAVE Producers Workshop scholarship, il Producers Network Prize del Marché du Film, il DAE Accelerator Award e il Flow Postproduction Award.
Inoltre, per i progetti di fiction ci sarà in palio anche il Pop Up Film Residency Award, mentre, per le registe donne, l’ EWA Network Best Woman Director Award.
Chi non parteciperà in presenza potrà accedere al WEMW digital universe dove avrà la possibilità di lavorare, fare network e divertirsi: dall’inizio di gennaio sarà possibile fare richiesta dell’accredito online sul sito di When East Meets West.
Di seguito, i 22 progetti selezionati:
A Day, 365 Hours di Eylem Kaftan, zk films (Turkey)
A Siege di István Kovács, Good Kids Kft. (Hungary)
A Song That Slays di Mo Scarpelli, dispàrte (Italy)
Devolution di Nicolas Boucart, Tarantula (Belgium)
Ella’s Riot di Anne Marte Blindheim, Einar Film Drama (Norway)
Europhoria di Bjarke Underbjerg, Snowglobe (Denmark)
Fantasy di Katarina Resek Kukla, December (Slovenia)
Lesbian Lines di Cara Holmes, Blinder Films (Ireland)
Man Of Marble di Szymon Kuriata, Film Kraków (Poland)
My 9-Th Life di Iryna Tsilyk, ForeFilms (Ukraine)
Night & Day di Tina Gharavi, Asterisk Films and Piccadilly Pictures (United Kingdom)
Petty Thieves di Mate Ugrin, Fünferfilm UG (Germany) / In The Cut (France) / Kadromat (Croatia)
Saving A Language diFrancesca Pirani, Nefertiti Film (Italy)
Short Summer di Nastia Korkia, Forest Film (Russia)
So Far From Mikulov di Marie Dvořáková, Evolution Films (Czech Republic)
Still Nia di Paula Onet, microFILM (Romania), Seppia (France)
The Excursion di Miroslav Terzic, This and That Productions (Serbia)
The Feeling That The Time For Doing Something Has Passed di Joanna Arnow, Nice Dissolve and Ravenser Odd (United States)
Two Golden Women di Chloé Robichaud, Amérique film (Canada)
Unconventional Gardeners di Alessandro Bernard, Zenit Arti Audiovisive (Italy)
Until The Day Ends di Jelena Maksimovic, Taurunum Film (Serbia)
Who I Am Not di Tunde Skovran, Double 4 Studios (United States) / Bulldog Agenda (Germany)