Tre i premi assegnati nelle due sezioni collaterali dedicate ai film in fase di post-produzione, e anche in questo caso la parola d’ordine è continuità. “Kent’Annos- 100 Trips araound the Sun” di Victor Cruz, co-produzione fra l’argentina 16m films e l’italiana Kinoproduzioni di Giovanni Pompili, è il vincitore della sezione dedicata ai documentari work in progress Last Stop Trieste, “un premio che è un’ulteriore iniezione di ducia, una conferma che il progetto – già vincitore di WEMW 2016, n.d.r.-funziona, grazie all’originalità della scrittura e della regia”, afferma Pompili, che a Trieste ha portato avanti le trattative per la distribuzione internazionale del film, girato fra la Sardegna (l’Ogliastra) e il Giappone.
Il Flow Digital Award di LST è andato invece a “My Unknown Soldier” di Anna Kryvenko, co-produzione fra Analog Vision (Repubblica Ceca), e Baltic Pine Films (Latvia).
Dalla selezione di Final Cut dell’anno passato arriva invece “Stories from the Chestnut Woods” di Gregor Božic, vincitore di This is it, co-produzione fra la slovena Nosorogi e l’italiana Transmedia: “Il feedback che abbiamo avuto ci ha incoraggiato molto, e un anno dopo, i tempi erano maturi per presentare le prime immagini ai professionisti, – dice la produttrice Marina Gunzi di Nosorogi.- E’ un film girato nelle valli del Natisone, esattamente al confine fra Italia e Slovenia, in mezzo ai boschi, e gli fa da sfondo la situazione di questa comunità bilingue, politicamente complessa.
Gli effetti visivi hanno un’importanza cruciale, e il Laser Film Award, che ci dà la possibilità di lavorare con uno dei migliori studi in Italia, significa molto per noi.”