Ghiacciai che si ritirano e incendi improvvisi: i cambiamenti climatici entrano in diverse storie dei nove film che saranno prossimamente girati in Alto Adige, e che hanno appena ricevuto il sostegno del terzo bando di IDM Film Commission Südtirol.
Coerentemente, molti di questi adotteranno il protocollo del “Green shooting”, introdotto da IDM per limitare l’impatto ambientale delle produzioni cinematografiche in Alto Adige.
Tre storie sulla ricerca e sulla perdita della felicità, che si intrecciano all’ombra di un ghiacciaio che si sta ritirando, metafora di un mondo in perenne trasformazione: è quanto vedremo nel nuovo film dello sceneggiatore, regista e produttore altoatesino, Ronny Trocker, Eden Sonate (titolo provvisorio), che riceve un sostegno in fase di produzione.
Finanziato da IDM anche nella fase di sviluppo, il film è prodotto dall’italiana Dugong insieme alla tedesca zischlermann filmproduktion.
Sostenuto in fase di produzione anche The Ice Tower (titolo provvisorio) il nuovo film della regista, sceneggiatrice e attrice francese Lucile Hadzihalilovic, coinvolta anche nella scrittura insieme a Geoff Cox.
The Last Summer (titolo provvisorio) invece è il nuovo lavoro del regista portoghese João Nuno Pinto. La produzione è l’altoatesina Albolina che lo realizzerà insieme alla Wonder Maria Filmes di Lisbona. Protagoniste di questa storia sono tre donne che, durante una settimana di caldo torrido, si ritrovano in una vecchia fattoria, alla quale, in maniera differente, le lega il loro passato. La famiglia è in procinto di vendere quelle terre e Francisca, Catarina e Susanna, intrappolate in quell’edificio da un pericoloso incendio, saranno costrette a decidere il loro futuro.
Sostenuti in fase di produzione da IDM anche tre film documentari. Sempre prodotto da una società altoatesina, la Helios Sustainable Films di Bolzano, insieme con la tedesca Florianfilm, è il progetto Monica Vitti – The Woman With The Gun (titolo provvisorio) di Katja Duregger. La regista e sceneggiatrice tedesca riflette sulla figura di una delle attrici che più ha influenzato l’immagine delle donne in Italia, grazie alla sua straordinaria emancipazione e modernità e alla sua naturale capacità di oltrepassare i confini, infrangere i tabù ed essere sempre un po’ in anticipo sui tempi.
Im Dienste der Kunst è il titolo provvisorio del documentario di Jochen Unterhofer, prodotto dalla società on-media di Appiano insieme con l’austriaca pre tv Gesellschaft für Film- und Videoproduktion. Seguendo il percorso artistico e la storia personale del restauratore altoatesino Georg Prast, dal suo villaggio natale fino a Vienna e infine a Madrid, il documentario si immerge nel misterioso mondo del restauro artistico, dove regnano processi alchemici, un immenso orizzonte di conoscenza e una passione unica per le grandi opere. Un percorso che porterà lo spettatore a guardare l’arte con occhi nuovi.
E ancora, From Day to Day (titolo provvisorio) diretto da Maximilian Gurschler e scritto da Matthias Fleischmann è la storia di un viaggio, quello di Max e Matthias, attraverso l’Europa per scoprire come si può lottare per un futuro in cui non credono. Un documentario on the road in cui i due registi e autori incontreranno una ricca varietà di personaggi di ogni genere, che diventeranno spunto di riflessione sulla vita e sul futuro. Il documentario, sostenuto da IDM in fase di riprese, è prodotto dalla Langbein & Partner Media di Vienna.
Tre, infine, i progetti sostenuti in fase di pre-produzione: un documentario e due cortometraggi.
A mano a mano (titolo provvisorio), scritto da Annachiara Gislimberti e diretto da Erald Dika, presentato dalla casa di produzione bolzanina Korabi Società̀ Cooperativa. Il film racconta di Eva e del collettivo femminile “Ino Kollektiv” dove si pratica l’arte circense e, partendo da questa disciplina, riflette sul corpo della donna, sul suo ruolo e il suo posizionamento all’interno del collettivo e, più in generale, della società.
Rosa Alchemica (titolo provvisorio), cortometraggio drammatico di Pietro Floris, scritto da Gabriele Uboldi, ha come protagonisti due giovani uomini e gli eventi surreali che gli accadono in un cottage isolato nella campagna. É prodotto dalla società inglese Undone Theatre private limited company.
É invece un docufilm Torino Torino (titolo provvisorio) scritto e diretto da Bernadette Weber, prodotto dall’italiana Abisso Studio e dall’austriaca Visioni e.U., che va alla scoperta dell’avventura dimenticata dei due italiani che per primi hanno fatto il giro del mondo in bicicletta tra il 1956 e il 1958; una storia familiare, che affronta i temi dell’amore, dell’ammirazione e della memoria.
Sia la fase di lavorazione sui set che la post-produzione coinvolgerà professionisti e aziende di servizi altoatesini. Sono previsti circa 34 giorni di riprese sul territorio.