Animazione, Doc&Factual, Drama e Film: sono 62 i progetti (su oltre 500 pervenuti) selezionati quest’anno per le quattro divisioni editoriali del Co-Production Market & Pitching Forum del MIA di Roma. Provengono da 80 paesi del mondo. Un 30% in più rispetto all’anno passato, segno dell’accresciuto interesse internazionale del Mercato Internazionale Audiovisivo diretto da Gaia Tridente, la cui 9a edizione si svolgerà dal 9 al 13 Ottobre 2023 nelle sue storiche sedi di Palazzo Barberini e del Cinema Barberini.
15 progetti provenienti da 24 paesi, di cui 3 one-off televisivi, 3 lungometraggi e 9 serie TV, con una presenza femminile molto forte costituiscono l’offerta dell’Animation Co-Production Market & Pitching Forum, che torna rinvigorito ad un anno dal suo debutto
Nella selezione di one-off televisivi, la pluripremiata regista, scrittrice e produttrice Anca Damian (Aparte Film) con Motherhood un viaggio poetico nel corpo e nel desiderio femminile che affida la sua rappresentazione al surreale mondo visivo dell’artista italiana Virginia Mori, coprodotto dalla francese Miyu). La regista e animatrice Angela Conigliaro (Ddraunara Studio) approda al formato medio con The Storm, progetto animato in 2D che racconta la storia dell’amicizia di 2 bambini sullo sfondo di una guerra: beQ Entertainment guida la produzione con RAI Kids.
Fra i lungometraggi in animazione troviamo Ro, in stop-motion, della pluripremiata regista e artista Magdalena Osińska – che di recente ha diretto l’attesissimo secondo capitolo della serie Star Wars: Visions di Lucasfilm.
10 i progetti di serie televisive selezionati fra cui Miniraja sviluppata da MondoTV (Spagna-India), e la surreale serie comica Rubsaharian sviluppata da Copenhagen Bombay (Danimarca) che esplorano il conflitto fra modernità e antichi mondi magici.
Sono ben 9 i progetti italiani del Doc Co-production Market & Pitching Forum, esattamente la metà dei selezionati, sebbene il regolamento non prevedesse quote di produzione nazionale. Due le storie siciliane: il ritratto di Letizia Battaglia. L’Indomabile, di Cécile Allegra, co-produzione fra Zenit Arti Audiovisive (Massimo Arvat), e Nilaya Productions (Patricia Boutinard Rouelle), e la docuserie Non ho ucciso Borsellino di Simone Manetti, prodotto da David Perluigi e Luca Motta per Loft Produzioni con Cosetta Lagani per Salice Production. Due docuserie: Achille Lauro-La crociera del terrore diretta e prodotta da Raffaele Brunetti, B&B Film e Near Light di Niccolò Salvato, prodotto da Mara Cracaleanu di Melancholia Pictures: 5 episodi che riflettono sulla drammatica situazione carceraria in Italia. E ancora i lungometraggi Mia di Enrico Maisto, prodotto da Riccardo Annoni, Start; Ilona di Alessandro Galluzzi, prodotto da Chiara Salvo per Scarlett Produzioni, che prende spunto dalla parabola politica di Ilona Staller per raccontare il femminismo in Italia e lo scontro contro il pregiudizio e il machismo nazionale; The Dreamers (diretto e prodotto da Alessandro Galassi con Claudia Leon, Anamei Films), incentrato sulla resistenza delle donne afghane contro la violenza e l’oscurantismo dei Talebani; Ocean Drive di Jesus Garcés Lambert, prodotto da Alessandro Lostia per Indigo Stories, l’avventura di un padre e dei suoi figli che, a causa di una malattia terminale, decidono di realizzare il sogno di attraversare l’oceano con 2 automobili galleggianti. L’Affaire Modigliani di Luca Rea, prodotto da Domenico Procacci di Fandango, è l’analisi dello scandalo seguito alla beffa delle teste di pietra “erroneamente” attribuite all’artista livornese nel 1984, ma anche ad una serie di strani avvenimenti come la misteriosa morte della figlia di Modigliani, Jeanne.
L’Italia, è presente anche nelle suggestioni dei titoli internazionali proposti al MIA Doc come nel caso del progetti francesi Il Paese che amo, dove Fabio Lucchini prova a raccontare l’Italia di Silvio Berlusconi (prodotto da Davide Morandini, Khora Film Productions); Rome Undrgound (TV one-off, regia di Laurent Portes, prodotto da Olivier Mille, Artline Films) che descrive le vicissitudini della realizzazione della Metropolitana della Capitale italiana nelle sue viscere ricche di archeologia e storia. Il progetto svizzero Jesus goes to Hollywood di Norbert Busè, prodotto da Corinna Dästnr di DokLab ci porta nella Matera dei kolossal USA, e il francese Gen con cui Gianluca Matarrese ci accompagna all’ospedale Niguarda di Milano dove le coppie ricorrono alla fertilizzazione in vitro (prodotto da Dominique Barneaud, Bellota Films).
Fandango (Domenico Procacci e Laura Paolucci) firma anche una delle 4 produzioni italiane fra i 14 progetti del Drama co-production Market & Pitching Forum: Mille volte all’Alba, basato sul romanzo Tre volte all’alba di Alessandro Baricco. Le altre sono Kanun, del produttore italo-albanese Ariens Damsi di ElioFilm, racconta la storia di Arion che scopre di essere l’erede della più famigerata famiglia albanese di coltivatori di marijuana; Due ore da adesso, una serie d’azione prodotta da Nicola De Angelis per Fabula Pictures; Sergio Marchionne-Confessions of a capital JUNKIE , prodotto da Maria Theresia Braun e Roberto Amoroso per Alfred Film.
Il MIA|Film Co-Production Market & Pitching Forum presenterà all’industria internazionale una selezione di 15 progetti di lungometraggio cinematografico, provenienti da 13 Paesi: di questi sei sono di registe e in più della metà si esplorano storie al femminile, confermando la sensibilità del MIA ai temi dell’inclusività e della parità di genere. Per l’Italia ci sono Children of the Monkey di Tommaso Landucci, passato da Alpi Film Lab, che racconta le difficoltà di un padre nell’accettazione del figlio disabile, e Il Cileno di Sergio Castro San Martìn, che segue le vicende di un giovane rivoluzionario cileno negli anni Settanta alla ricerca del proprio posto nel mondo tra Santiago del Cile e Torino.
Oltre alla selezione internazionale, per il quarto anno, il Film Co-Production Market & Pitching Forum presenta WANNA TASTE IT?, sezione dedicata esclusivamente a progetti cinematografici italiani in sviluppo. Tre i progetti selezionati: Angiolina and the Captain di Costanza Quatriglio, Beyond the Smoking Earth di Gianluca Granocchia e Jazz Suite for a Dysfunctional Family di Tommaso Pitta.
All’interno di C EU SOON– il programma di work in progress dedicato ai film europei in post-produzione in cerca di venditori internazionali, troviamo Per Amore Donna, il viaggio in Israele di una donna americana che scopre inaspettati segreti di famiglia, il film, diretto da Guido Chiesa, è basato sul romanzo bestseller The Loves of Judith del celebre scrittore israeliano Meir Shalev.
Fra le novità di quest’anno, gli Spanish Screenings on Tour che presenterà 31 titoliin diverse fasi del loro ciclo di vita: 5 progetti in fase di sviluppo, 4 film in post-produzione, 4 lungometraggi in anteprima di mercato, 12 trailer di film di prossima uscita e 8 titoli con potenziale di remake. Fra questi, nella sezione Next from Spain-Comin’Up, due co-produzioni con l’Italia: Una Ballena di Pablo Hernando, prodotto da Señor & Señora, Sayaka Producciones e Orisa Produzioni, e Alpha di Magalí Daich Varela, prodotto e venduto nel mondo da Sideral.
Il MIA è realizzato dalla joint venture tra ANICA e APA, gode del supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e del contributo di Creative Europe MEDIA. Riceve il sostegno del Ministero della Cultura, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e della Regione Lazio. Sponsor ufficiale della manifestazione è Unicredit.