Sono 7 cortometraggi dal budget di circa 20 mila euro ciascuno, i primi “Eroi” della Sardegna green, vincitori del bando Heroes 20.20.20, che grazie alla collaborazione tra la Fondazione Sardegna Film Commission, il settore Energia dell’Assessorato dell’Industria della Regione e Sardegna Ricerche, sono stati finanziati per raccontare le best practices di risparmio ed efficientamento energetico, e i vari tipi di sostenibilità che rappresentano l’eccellenza della Sardegna.
Lo fanno con stili e generi diversi.
“La Mossa giusta” di Davide Melis e Emanuel Cossu (quest’ultimo autore della sceneggiatura) si focalizza sul risparmio energetico attraverso la storia di una misteriosa partita a scacchi che il protagonista gioca a casa sua in un pomeriggio buio in cui la corrente è saltata a causa della sua cattiva gestione degli elettrodomestici. Sarà prodotto da Karel, casa di produzione cinematografica e televisiva indipendente, nata a Cagliari nel 1997.
Una casa non efficiente è l’ambientazione anche di “Ogni cosa al suo posto” di Paolo Zucca, corto che nasce da un’idea pubblicitaria (Zucca si occupa anche di pubblicità, usando molto il linguaggio metaforico) e sarà prodotto da Ombre Rosse Film Production.
In questo caso però il tema è quello della raccolta differenziata: la storia è quella di un uomo che si sveglia per andare a lavorare e, nella routine mattutina si rende conto, in un’ escalation surreale, che ogni cosa è fuori posto: al posto dello spazzolino c’è il cacciavite, apre il frigo e trova i libri, nel cassetto, al posto delle chiavi della macchina, c’è un pesce, si affaccia alla finestra e una barca ha preso il posto della macchina…Alla fine si accorge che nel contenitore della differenziata, dove doveva esserci l’umido, c’è una lattina: la sposta, apre il frigo e tutto torna in ordine.
Spreco dell’acqua, dell’elettricità, consumo di cibo non a chilometro zero, mancanza di rispetto per l’ambiente, rifiuti ingombranti la- sciati in mezzo alla strada: quattro situazioni per quattro coppie di adulti che si comportano in modo non eco-compatibile. Parte da qui “Piccoli grandi eroi”, corto di tre minuti con musica e voce fuori campo che Giorgia Soi ha prodotto e diretto a fine marzo.
Ad un certo punto, i personaggi, con il loro sguardo catatonico, che simboleggia la mancanza di consapevolezza, sono richiamati da un rumore di pala eolica e si incamminano, ognuno con il suo ‘oggetto del delitto’ in mano (una bottiglietta di plastica, ad esempio) fino a ritrovarsi di fronte ad un tunnel spazio temporale.
Attraversandolo torneranno bambini ed entreranno nella città dei bambini dove il loro oggetto del delitto verrà riciclato.
Il messaggio è che il fanciullo che abita in ognuno di noi sa qual è la cosa giusta da fare.
Da bambino a uomo è invece il percorso di Francesco, il protagonista della docu-fiction, dal titolo provvisorio “Casa mia”, con alcuni inserti di animazione in 3d, che ha come tema la casa. Vediamo Francesco bambino, negli anni 50, in una terra isolata, ancora legata ad abitudini agro pastorali, e poi diventare adulto vivendo il rapido sviluppo che conduce ai giorni nostri, e facendosi portatore di cambiamento in un tempo in cui il progresso ha condotto ad altre strade. Sempre in contatto con gli elementi naturali, da cui prende spunto già in tenera età, Francesco da adulto scopre nuove opportunità di lavoro, incontra persone impegnate sulla stessa direzione e porta avanti azioni tese al miglioramento dei materiali e dell’efficienza energetica abitativa, ma anche alla ricerca di metodi e materiali naturali che aiutino lo “star bene” in casa.
Diretto e prodotto da Alberto Masala assieme a Giuseppe Cosseddu (operatore video drone) e Pascal Pintori (operatore video, responsabile tecnico) per Sky Survey System, il film si avvarrà anche di strumenti e attrezzature innovativi di ripresa come il drone o un sistema di alimentazione capace di fornire energia tramite accumulatori caricati con un piccolo pannello solare, praticamente a zero emissioni di CO2 e di facile trasporto sul set.
“Sei tu il nostro eroe” è un corto d’animazione in stop motion che unisce la tecnica del cut out a quella del puppet making, utilizzando per la realizzazione materiali di riciclo. Il protagonista è un vecchio ulivo che racconta le leggendarie imprese di un misterioso eroe, che, con semplici gesti quotidiani, ha salvato la foresta e i suoi abitanti. Diretto da Michela Anedda con Erica Floris, il corto è prodotto dalla Cooperativa Gea Ambiente&Turismo, con un contributo di 16.300 euro.
Un’altra animazione (realizzata da Etienne Friess) è “Il mio Cane si chiama Vento”, diretto da Peter Marcias, un corto dal finale onirico che ha come protagonista Andrea, un bambino che soffre per la morte del suo cane, e che tornerà a sorridere quan- do, assieme ad un cane randagio che si è affezionato a lui, libererà tutti i cani del canile: la loro corsa produrrà il movimento di alcune gigantesche pale eoliche. Scritto da Marco Porru, il corto sarà prodotto da Camillo Esposito per Capetown Film.
Di mobilità sostenibile parla invece “Urban Bikers in Cagliari”, diretto da Marilisa Piga, che con il ritmo di un road movie, seguirà gli urban bike messenger, attivi a Cagliari da novembre 2013.
La loro attività professionale rientra in quell’ambito della sostenibilità conosciuta in Europa come cyclelogistic, e rappresenta una novità nel panorama dei traffici commerciali cittadini. Il film, prodotto da Claudio Giapponesi per Kinè, segue il lavoro dei biker con il proposito di evidenziarne l’operatività e la speciale mobilità, rapportandola con quella tradizionale e inquinante che soffoca sempre più l’ambiente urbano.