direttore Paolo Di Maira

LOCARNO PRO / Gli Industry Awards e il vincitore dell’online restoration contest

Si è svolta il 6 agosto, la premiazione dei progetti presentati nell’ambito di Locarno Pro, lo spazio industry del Locarno Film Festival guidato da Markus Duffner.

Novità di quest’anno, il primo Heritage Online Restoration Contest, vinto dal film Mulher de verdade (1954) del regista brasiliano Alberto Cavalcanti. Il premio, offerto dalla società Cinegrell di Zurigo e Berlino, prevede che il film venga sottoposto a un processo di restauro, che avrà inizio al termine di Locarno76 e si concluderà nel primo semestre del 2024. Una volta restaurato, il film sarà presentato in anteprima alla prossima edizione del Festival nella sezione Histoire(s) du cinéma: Heritage Online

30 le candidature per questo premio, di cui un terzo provenienti dal Brasile, “segno di una volontà di supporto nei confronti della Cineteca Brasiliana”, ha dichiarato Duffner.

Un riconoscimento che suggella il lavoro di restauro sul cinema classico portato avanti dal Festival (sempre in collaborazione con Cinegrell) e che ha il suo punto di forza anche in Heritage Online, il database dei diritti dei film classici, nato nel 2020 per creare una vetrina industry che desse una nuova vita commerciale a questi titoli. E proprio alla distribuzione in sala e in streaming dei classici sono dedicati i panel di Locarno Pro della giornata di oggi, sin cui verranno presentati anche due film recentemente restaurati: La porte du Soleil by Yousri Narsallah (2004) e  Si le soleil ne revenait pas by Claude Goretta (1987).

I vincitori di Alliance 4 Development © Locarno Film Festival

I premi della piattaforma di co-sviluppo Alliance 4 Development (leggi qui), gestita da Francesca Palleschi, sono andati a  Pas Ta Maman di Michèle Flury, proprodotto da Felix Schreiber di Sommerhaus Filmproduktion (Germania) che ha ricevuto l’Alphapanda Market Breakout Award, premio che consiste in servizi di consulenza per un valore di 3’500 euro; La P’tite di Despina Athanassiadis, prodotto da Quentin Daniel (Wombat Films, Francia) che ha invece vinto una residenza di consulenza per sceneggiature, offerta dalla Valais Film Commission, presso DreamAgo, del valore di 5’000 franchi. Il MIDPOINT Consulting Award, che offre una consulenza online approfondita sulla sceneggiatura insieme a uno degli esperti del MIDPOINT Institute, è andato a WHO/MAN di Lorenz Merz, prodotto da Michela Pini (8horses, Svizzera), mentre Objet a di Ann Oren, prodotto da Kristof Gerega, Sophie Ahrens e Fabian Altenried (Schuldenberg Films, Germania) ha ottenuto il Ticino Film Commission Residence Award, composto da un location scout di 2 giorni (del valore di 4’000 franchi) e da una Lettera d’Intenti (LOI) per il sostegno finanziario alla società di produzione (del valore massimo di 12’000 franchi) nel caso in cui tutto o parte del film venga girato in Ticino, Svizzera.

Mother Vera © Locarno Film Festival

La giuria internazionale di First Look, (quest’anno dedicato a sei work-in-progress britannici), composta da Ava Cahen (direttrice artistica, La Semaine de la Critique Cannes), Gaia Furrer (direttrice artistica, Giornate degli Autori) e Eugene Hernandez (direttore del Sundance Film Festival) ha assegnato il Creativity Media First Look Award (che copre i servizi per il completamento dei film in post-produzione per un valore fino a 50’000 euro) a Mother Vera, diretto da Cécile Embleton e Alys Tomlinson e prodotto da Laura Shacham (She Makes Productions). No Ifs Or Buts di Sarah Lewis, prodotto da Sarah Lewis (Felt Culture) e co-prodotto da DoBeDo ha vinto sia il Jannuzzi Smith Award, del valore di 8’500 euro per la progettazione di un manifesto internazionale, che il premio della rivista leader di settore, Le Film Français, che consiste in uno spazio pubblicitario del valore di 5’600 euro. 

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