direttore Paolo Di Maira

Gli INCONTRI iniziano dai RACCONTI

Si è parlato molto di sceneggiatura nella prima giornata di Incontri, organizzati da IDM al Kurhaus di Merano fino al 29 aprile.

Dopo una chiacchierata con lo sceneggiatore Nicola Guaglianone, autore, fra le altre cose, di “Freaks Out”, attualmente candidato a 16 David di Donatello, sono stati presentati per la prima volta ai decision makers dei film meeting di IDM i tre progetti sviluppati durante i tre workshop  di Racconti, lo script Lab della film commission, appena conclusosi, e che sono in cerca di coproduzioni, sales agents e distributori.

Sono: “Advent” opera prima di Lorenz Tröbinger,  prodotto da Oliver Neumann e  Klara Pollak , una storia horror con elementi di soprannaturale che ruota intorno a Paul, che la notte prima di Natale, rivela a sua madre, il medico Susanne, di essere sul punto di partorire.

“Lyzard Boy” scritto e diretto da Daniel von Aarburg e prodotto da Karin Koch e Sophia Rubischung (Dschoint Ventschr Filmproduktion), ha come protagonista Vito uno dei bambini nascosti, figli degli italiani immigrati in Svizzera agli inizi del XX secolo. Il film,che sarà girato in Italia e in Svizzera, trasforma in favola moderna, con elementi fantasy, il romanzo di Vincenzo Todisco Das Eidechsenkind.

E’ una commedia “We don’t need another hero” scritto e diretto da  Ben von Grafenstein e prodotto da Iris Sommerlatte, una storia d’amore, amicizia e integrazione basata su eventi reali, che ribalta i cliché sulle differenze culturali, ambientata nella Svevia e ispirata a eventi reali.

Se la giornata di domani si concentrerà sull’evoluzione delle strategie degli streamers (di cui parlerà Paramount +, alla vigilia del suo ‘sbarco’ in  Italia), la questione della proliferazione dei prodotti portata dalle piattaforme è stata affrontata anche da Guaglianone, che ha parlato della necessità sempre più forte di valorizzare, a livello economico, il lavoro degli sceneggiatori

“E’ arrivato il momento di creare un’unica casa per gli sceneggiatori: ne stiamo parlando con i Cento Autori- ha dichiarato Guaglianone che è anche  fondatore di Writers Guild of Italy,- con gli OTT il contenuto è centrale: noi ce l’abbiamo ed è il momento di unire le forze. E’ necessario che gli sceneggiatori siano pagati di più perché non debbano più come adesso, lavorare su più progetti assieme a scapito della qualità. Nel 2020 il valore della produzione in Italia, secondo un rapporto APA, era di 1 miliardo di  euro, mentre lo stipendio degli sceneggiatori si va riducendo sempre di più: un paradosso!”

Questa è la ragione economica per cui, secondo Guaglianone, “il periodo di luna di miele che si era aperto in Italia con l’arrivo degli streamers adesso è finito” . C’è poi una ragione culturale, che ha a che fare con la globalizzazione dei contenuti: “quando guardi un film degli anni ’60 vedi com’era l’Italia allora, ma chi vedrà fra vent’anni un prodotto girato ora, non sono sicuro che vedrà l’Italia come è oggi: c’è un’uniformità per cui spesso le storie, lo stile, i conflitti si assomigliano. Credo che le cose cambieranno quando gli italiani di seconda generazione inizieranno a raccontare le loro storie”

Centrale dunque è la battaglia per la qualità, che necessita di produttori che abbiano visione e passione, e non che producano ” avere un buon produttore è come avere un padre surrogato, che crede in te e incentiva e guida la tua immaginazione.”

Guaglianone ha poi parlato dell’importanza degli showrunner, che sostanzialmente ancora mancano in Italia, e della sua esperienza di produttore creativo (con la sua Miyagi) di “La befana vien di notte 2”, che ha scritto con Menotti, lavorando alla pre-produzione, alla scelta del cast, scovando la protagonista del film, Zoe Massenti, su Tik Tok. “Sono stato sul set ogni giorno, lavorando alla fine anche come regista della seconda unità.  “In Italia, quando si fa, la produzione creativa è affidata al  produttore o il regista, ma è difficile per uno sceneggiatore  avere garantita la libertà di affermare la propria visione, come invece accade ad autori che non vengono dalla sceneggiatura, ma ad esempio dal fumetto  o dalla letteratura, come ZeroCalcare  o Roberto Saviano.”

Articoli collegati

- Sponsor - spot_img

FESTIVAL - MARKET

- sponsor -spot_img

INDUSTRY

LOCATION

Newsletter