direttore Paolo Di Maira

Girare in toscana / Spike ha la storia giusta

di Eric J. Lyman


In una sala dominata dall’affresco dell’Ultima Cena del Maestro del Rinascimento Nicodemo Ferrucci, all’interno di Villa San Michele a Fiesole, nello scorso luglio, il nuovo Maestro Toscano, il regista americano Spike Lee, ha parlato del ruolo che la regione ha avuto nella sua carriera.
Spike Lee, a Fiesole per ricevere il 41esimo Premio ai Maestri del Cinema, è il terzo americano a ritirare il premio (dopo Orson Wells, nel 1974, e Stanley Kubrik nove anni dopo).
Ma la presenza in Italia del regista era legata soprattutto alla ricerca di locations per il suo nuovo film, “Miracolo a Sant’Anna”, che sarà  girato prevalentemente in Toscana il prossimo ottobre.
Basato sull’omonimo libro di James McBride, il film narrerà  la storia di quattro soldati americani di colore nella Seconda Guerra Mondiale.
In fuga nei pressi del fronte tedesco, gli uomini verranno coinvolti in un complotto locale per smascherare il traditore in una comunità  di partigiani italiani.
Il cinquantenne regista afroamericano ha detto di essere stato in Italia almeno una ventina di volte negli ultimi vent’anni, e di aver sempre desiderato girare un film nel nostro paese.
Non aveva mai trovato, però, la storia giusta per intraprendere questo progetto, finchè non si imbattuto nel libro di McBride.
“E’ da tanto tempo che sognavo di fare un film in Italia, ma mi mancava una storia che lo ispirasse, – ha spiegato Spike Lee, – mi piacerebbe anche girare a Rio de Janeiroo a Parigi, ma il mio lavoro è quello di raccontare storie, e senza quella giusta non ci può essere il film.
” Se escludiamo “Malcom X” che è stato filmato in parte una piccola parte) in Egitto, questo sarà  il primo film che Lee realizzerà  quasi interamente all’estero.
E sarà  un progetto internazionale nel vero senso del termine, realizzato dall’italiana On My Own di Cicutto e Musini, in coproduzione con la 40 Acres & A Mule Filmworks, società  dello stesso regista.
Con una troupe italiana, e un cast americano, tedesco e italiano. Il lavoro si dividerà  fra la Toscana, gli Studios di Cinecittà  a Roma e New York.
La maggior parte delle riprese si svolgerà  dunque lontano dalla “base” tradizionale di Spike Lee: se a questo si aggiungono i costi di trasporto e i problemi logistici, non c’è dubbio che il budget stimato per il film (45 miloni di dollari, circa 33 milioni di euro) avrebbe potuto ridursi drasticamente spostando le riprese in qualche luogo che somigliasse alla Toscana, anche altrove in Europa.
Ma il regista ha detto di non aver mai preso in considerazione questa possibilità .
La storia si svolge in Toscana, per cui la Toscana è l’unico luogo dove potrà  essere realizzata, – ha spiegato.
Trovare un altro posto che somigli a quello dove il film è ambientato? Quando facevo films a New York non ho mai girato a Toronto fingendo che fosse New York, e adesso non andrò altrove a ricreare la Toscana. Io non faccio queste cose.
Il luogo deve essere reale.”
Lee si è trattenuto in Italia per 2 settimane fra giugno e luglio, ed è stato impegnato soprattutto nella ricerca di locations.
Ha visitato la zona di Sant’Anna, dove è ambientata la vera storia, e alcuni paesini nelle vicinanze; ha poi detto di voler assolutamente includere alcune scene della montagna toscana chiamata alternativamente “L’uomo che dorme” o “L’uomo morto”.
Non so quale dei due nomi sia corretto, – ha scherzato Lee. “” Ma sono un ottimista. Preferisco pensare che stia semplicemente dormendo.”
Il Sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato ha presentato Spike Lee nel corso della conferenza stampa a Villa San Michele, ricordando quando, da ragazzo, a Firenze, vide Fa la cosa giusta” nel 1989.
E’ questo uno dei film “classici” del regista iconoclasta che gli italiani amano di più, insieme a “Jungle Fever”, “Inside Man” e al sopra citato Malcom X”.
Quello che invece è sconosciuto ai più è che Lee si considera un fan del cinema italiano.
Alcuni dei film più belli mai realizzati provengono dall’Italia”, ha detto Lee. “Spero di avvicinarmi ad alcuni di quei successi col mio prossimo film, che non sarà  una produzione semplice.”
Spalancando le braccia e guardando in alto, verso l’affresco di Nicodemo Ferrucci, Lee ha concluso: “Mi appello agli spiriti di De Sica, Rossellini e Pasolini perché mi aiutino con questo progetto, potrei davvero averne bisogno!”


Cinema&Video International             n. 8-9 Agosto/Settembre 2007

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