A chiusura di un anno non brillante, il cinema italiano cambia passo e si proietta verso glorie internazionali con le quattro statuette conquistate agli European Film Awards da “La grande bellezza” diretto da Paolo Sorrentino con Toni Servillo protagonista (miglior film europeo, miglior regista, miglior attore protagonista e miglior montatore Cristiano Trovaioli ); a questo si aggiunge il secondo posto conquistato dal film nella classifica dei migliori 10 film dell’anno pubblicata dalla rivista americana “Time”: eccellenti viatici per la corsa agli Oscar, cui il film prodotto da Francesca Cima e Nicola Giuliano è candidato.
Ma è sotto la buona stella del successo senza precedenti di “Sole a Catinelle”, che con gli incassi del 3 dicembre ha superato la soglia dei 50 milioni di euro, che la 36° edizione delle Giornate Professionali di Cinema ha celebrato tra il 2 e il 5 dicembre a Sorrento il consueto rito dei premi e delle anticipazioni cinematografiche, alla presenza di 1400 professionisti, tra esercenti, distributori, artisti e giornalisti.
A Zalone e Sorrentino gli esercenti hanno manifestato la loro riconoscenza, assegnando due premi speciali ANEC: alla Indigo Film per aver distribuito, con Medusa, “La grande Bellezza” in contemporanea con la presentazione al Festival di Cannes e al comico pugliese per aver segnato un record nel cinema italiano. E ancora: Biglietto d’Oro a “Sole a catinelle” come film italiano più visto, seguito da “Cattivissimo me 2” e “Il principe abusivo”, e a Warner Bros, Universal Pictures e Medusa Film che hanno conquistato rispettivamente il primo, secondo e terzo posto per numero di spettatori. Targa ANEC “Claudio Zanchi” ai giovani registi Alessandra Mastronardi e Matteo Oleotto. Premio Agiscuola a “Lincoln” di Steven Spielberg.
Zalone è stato protagonista anche di una polemica tra il Sindacato Critici e il circuito The Space Cinema, nel cui messaggio pubblicitario, in bella evidenza negli spazi delle Giornate, si ringraziano l’attore, regista, produttore e distributore di “Sole a catinelle” “per aver dimostrato ancora una volta che il cinema italiano è vivo e che non sono i critici ma gli spettatori a decretare il successo di un film”. Niente di nuovo, compresa “l’arroganza” ( così è stato stigmatizzato il comportamento della società guidata da Giuseppe Corrado in una sollecita replica del SNCC) nel tono del messaggio.
A ricordarci la diminuita influenza che la carta stampata quotidiana esercita sull’opinione pubblica ci ha pensato, a Sorrento, l’agenzia di comunicazione Proforma, organizzatrice del seminario “Dalla pubblicità alla web reputation: come cambia la comunicazione del cinema”. Il pensiero corre subito alla “sospensione” dell’edizione cartacea annunciata dal Giornale dello Spettacolo, organo dell’AGIS, alla vigilia delle Giornate. Ma qui la cosa è diversa, diversi sono il target e la funzione. Il Giornale dello Spettacolo era , ha sottolineato nel suo ultimo editoriale la direttrice Roberta Romei, “più apprezzato all’esterno che all’interno dell’AGIS”.
Il mondo cambia, anche quello del cinema, che dal prossimo anno perderà, con la pellicola, il suo supporto storico. Anche se non scomparirà totalmente, l’approvigionamento non sarà facile per le sale non ancora attrezzate digitalmente (proprio nei giorni di Sorrento è arrivata la notizia della chiusura della Technicolor).
Andrea Occhipinti, presidente dei distributori ANICA, ha rassicurato i ritardatari ( spesso la responsabilità è delle amministrazioni) affermando che se resta invariata la scadenza del 31 dicembre per iscriversi al registro degli impianti per poter accedere alla “virtual print fee”, la scadenza per completare l’istallazione dell’impianto è stata estesa al 30 giugno 2014.
Le associazioni di categoria – ANEC, ANEM e distributori dell’ANICA – si dicono pronte ad affrontare l’era digitale, e negli interventi dei rispettivi presidenti, a Sorrento, chiamano alla compattezza l’intero settore cinema. “Resistere” e “lavorare a un progetto comune” è l’appello del presidente ANEC Lionello Cerri; in calendario, ha argomentato Andrea Occhipinti, “i temi della multiprogrammazione, delle finestre di uscita dei film, dello sfruttamento online e della carenza dei prodotti nei periodi estivi”.