Il 2011 si sta rivelando ottimo per la Friuli Venezia Giulia Film Commission: “Quest’anno “” anticipa il direttore Federico Poillucci “” supereremo le 420 giornate di riprese. Se saranno poi confermati altri due progetti, come spero, allora supereremo per la prima volta la sogliadelle 500 unità “.
Finite in marzo le riprese (Alpi e Prealpi Carniche) del film “A Montanha” di Vicente Ferraz per Rai 1 con Sergio Rubini, e di “Helena & Glory” di Marco Pontecorvo (a Trieste) con Barbora Boboulova, la Film Commission si prepara ad accogliere la lunga serie in 6 puntate per Rai 1 “Sposami” di Umberto Marino, con Belen Rodriguez, Luca Argentero: da giugno a ottobre Trieste Udine e Gorizia ospiteranno le riprese per 18 delle 22 settimane.
Sempre a giugno arriverà Stefano Reali a Trieste per la miniserie di Rai 1 “Caruso”, interpretata con ogni probabilità da Beppe Fiorello e Monica Bellucci.
Sono state per il momento annunciate tre produzioni cinematografiche in arrivo in autunno: in settembre Bela Film per “Feed me with your words” di Martin Turk (locations: Trieste e Gorizia), tra ottobre e novembre Transmedia Production per “Il mio nipote scemo” di Matteo Oleotto con Giuseppe Battiston (location: Gorizia), e Faber Film per “Tir” di Alberto Fasulo (locations: Trieste e Udine).
Al dinamismo della struttura guidata da Poillucci l’istituzione regionale ha risposto adeguatamente, innalzando il finanziamento a 270 mila euro (dai 205 mila dello scorso anno) per quanto concerne la gestione e l’attività istituzionale della Film Commission, e portando le risorse del Film Fund a 730.000 euro (nell’anno 2010 erano 500.000).
Altro segnale positivo dello stato di salute del cinema in Friuli Venezia Giulia, è l’apertura, nello scorso Aprile, della Casa del Cinema, ubicata nell’ex palazzo del lavoratore portuale adiacente al Porto Vecchio, messo a disposizione dalla Provincia di Trieste.
Nel nuovo spazio si è trasferita la Film Commission, e vi hanno trovato sede le associazioni di cinema della provincia (i festival, la Mediateca regionale).
Un intero piano dell’edificio è stato messo a disposizionedelle produzioni audiovisive ospiti della Film Commission, ad uso uffici di produzione “” sartoria “” attrezzeria- rimessa messi.
Così anche Trieste, di fatto, ha il suo Cineporto.