E’ “Oltre la terra che fuma” di Sara Parentini il vincitore dell’undicesima edizione del Premio Mattador, concorso di scrittura per il cinema rivolto a giovani sceneggiatori, registi, illustratori e concept designer dai 16 ai 30 anni, intitolato al giovane sceneggiatore ed artista Matteo Caenazzo, scomparso prematuramente.
La proclamazione dei vincitori si è tenuta nella splendida cornice delle Sele Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia, e oltre al premio principale di 5000 euro alla migliore sceneggiatura, ha visto premiati anche il miglior soggetto (borsa di formazione di 1500 euro che è andata a “La differenza” di Michele Gallone, e “Come un fiore d’acciaio” di Lorenzo Garofalo; la migliore sceneggiatura disegnata ( 1.000 euro a “Mefisto” di Virginia Carucci); la migliore Sceneggiatura per Cortometraggio (“Fare il morto” di Camillia Maino). La Giuria ha assegnato una Menzione Speciale a “Il diario rosso” di AlessandraMartellini
.“Pur in un anno difficile come questo – ha detto Pietro Caenazzo, presidente del Premio – abbiamo ricevuto 277 lavori, un record. E moltissimi sono arrivati nel pieno di un lockdown, che evidentemente non ha tarpato creatività e voglia di raccontare dei giovani sceneggiatori italiani.” E come ha osservato Wilma Labate, presidente della Giuria, “Il cinema italiano ha bisogno di storie, oggi più che mai è urgente raccontare un periodo tanto imprevedibile. Lo sguardo dei giovani, tuttora troppo silenti, è necessario per vedere un futuro possibile e il Premio Mattador ci offre un vasto panorama di storie che affondano nella realtà di oggi”.
L’iniziativa è resa possibile grazie al contributo di MIBACT Direzione Generale Cinema, Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, Comune di Trieste, Fondazione Kathleen Foreman Casali, Fondazione Osiride Brovedani, a donazioni private e quote associative.