#GMOOH! che sta per “get me out of here” (tirami fuori di qui): è questo il denominatore comune degli show televisivi più in voga del momento. “Fuori dalla crisi, dalla recessione, dalla mia vita”, ha specificato Virginia Mouseler, di the WIT, la società che analizza le tendenze più promettenti dei contenuti televisivi e digitali, e che, come di consueto, ha condotto al Mipcom la sessione “Fresh Tv from the World”.
Il reality cileno “Opposite Worlds” (Canal 13), ha spiegato Mouseler, è considerato dagli americani di Syfy, che ne hanno appena acquistato i diritti, la perfetta metafora della crisi: due squadre vivono in una stessa casa, separati da un vetro, e in situazioni opposte: il “passato” dove le condizioni di vita sono simile a quella degli schiavi, e il futuro, dove si è trattati da nababbi.Il tema delle differenze sociali ritorna anche nei reality dedicati al lavoro, come “Show me your Money” (WBITD, Uk), in cui gli impiegati di un’azienda devono rivelare i loro salari e sono invitati a modificarli, di comune accordo, purché la loro somma resti invariata, o l’irlandese “The Take Over”, dove il boss di un’azienda in difficoltà viene mandato in vacanza per due settimane mentre i suoi impiegati prendono le redini dell’impresa e cercano di risollevarne le sorti.
In “Taming of the Shrew” (WBITD, Uk) otto giovani donne rinchiuse in un carcere hanno l’opportunità di recitare in una commedia di Shakespeare e ricevono un training che le porta anche a confrontarsi con i loro dilemmi comportamentali.
Le madri sono protagoniste invece in “Mum Vote for Me!”, il talent show spagnolo (The Global Agency) dove i giudici delle cantanti sono le loro madri, e in “Jewish Mum of the Year” (Shine Int’l, UK). Grande spazio anche ai culinary shows, uno per tutti è “Supermarket Sperstar” (All3Media, USA) dove i concorrenti competono per riuscire a vendere la propria ricetta in un supermarket e a trasformarla in un brand.