di Chiara Gelato
Incentivare all’acquisto e promuovere il prodotto con l’obiettivo ultimo della vendita: questa la ricetta messa a punto dalla Fondazione Roberto Rossellini per l’Audiovisivo per potenziare la diffusione dell’audiovisivo italiano nel mondo e dare una risposta concreta all’annosa questione dell’internazionalizzazione “” che si traduce in esportazione – del nostro prodotto, oggi come ieri scarsamente competitivo sui mercati esteri.
“L’idea è di rivedere la metodologia di promozione del cinema italiano a livello internazionale”, spiega Francesco Gesualdi, presidente della Fondazione, “puntando l’attenzione sul business oltre che sull’aspetto culturale. La politica delle delegazioni e delle vetrine, come abbiamo visto, da sola non basta. In un momento di crisi internazionale, su cui pesa la consueta difficoltà di penetrazione del prodotto italiano, è necessario spostare le risorse in altre direzioni, per dare un segno di attenzione a chi dovrà poi distribuire e tenere nelle sale i nostri titoli. Per questo abbiamo immaginato di incentivare i nostri interlocutori e agevolare i canali distributivi locali fornendo film già sottotitolati e creando un modello di business con gli esercenti locali che possa invogliare a sostenere il prodotto italiano”.
Territorio d’elezione, il versante asiatico, dove gli sconfinati mercati cinese ed indiano offrono potenzialità importanti ancora inesplorate.
E poi gli Emirati Arabi, allo scopo di contribuire alla crescita e alla diffusione, tramite lo strumento dell’audiovisivo, del made in Italy nel Medio Oriente e nel Golfo.
“La nostra” “” continua Gesualdi “” “sarà una politica dei piccoli passi, non avendo risorse illimitate per questo tipo di attività , ma assolutamente concreta. Troppo spesso ci si è rimproverati di andare all’estero scarsamente coordinati e di fare grandi annunci cui non seguono riscontri reali.
E il problema oggi è innanzitutto di credibilità , perché questi sono Paesi dove c’è molto scetticismo ed è necessario lanciare segnali di serietà . In questo senso, siamo disponibili a collaborare con altre strutture italiane votate alla missione dell’internazionalizzazione, come Cinecittà Luce ed Ice”.
In attesa della creazione dell’Agenzia per la promozione del cinema italiano all’estero:
“Non abbiamo l’ambizione di essere i primi della classe, ma voglio evidenziare quanto sia urgente e necessaria una razionalizzazione dell’intervento italiano a livello internazionale.
Quando, oltre dieci anni fa, venne costituita Italia Cinema allo scopo di coordinare l’attività promozionale all’estero, le premesse furono le stesse, ma non ci fu la voglia e la forza (prima di tutto politica) di arrivare fino in fondo, dando un ruolo di guida forte alla neonata struttura.
Che fece la sua parte, pur convivendo con una serie sconclusionata di altre iniziative all’estero che fecero perdere di vista l’unicità dell’intervento, essenziale per conquistare i mercati internazionali.
Da lì si è continuato in questa distribuzione a pioggia dei contributi per la promozione all’estero, finalizzati per lo più ad eventi di tipo culturale, accentuando il problema della dispersione delle iniziative, che poi è una delle principali criticità italiane”.
Strumento operativo della Fondazione per rafforzare la capacità di internazionalizzazione del made in Italy e supportare la comunità professionale del settore audiovisivo e multimediale è l’Osservatorio Internazionale Roberto Rossellini sull’Audiovisivo e la Multimedialità , recentemente annunciato a Roma, il nuovo laboratorio di analisi, ricerca, monitoraggio continuativo e comparazione internazionale del mercato dell’audiovisivo e dei new media realizzato in collaborazione con IsICult (Istituto Italiano per l’Industria Culturale) e Luiss Business School.
Compito dell’Osservatorio sarà quello di fornire dati e suggestioni per comprendere quali sono le attuali tendenze internazionali in materia di audiovisivo, “un modo per ragionare su come passa all’estero il nostro prodotto al cinema e in televisione, quali fatturati produce, cosa funziona di più e cosa ci si aspetta da noi.
Con questo strumento la Fondazione intende mettere nel prossimo futuro la comunità degli addetti al lavoro in condizione di ben operare”.
Confermato, intanto, l’appuntamento ormai consolidato con il RomaFictionFest (promosso da Fondazione Rossellini, Camera di Commercio di Roma ed APT, in collaborazione con ICE e Sviluppo Lazio), giunto alla sua quarta edizione, che si terrà nella Capitale tra il 5 e il 10 luglio nelle consuete sedi dell’Auditorium di Via della Conciliazione, della multisala Adriano e dell’Università Lumsa.
Punto di forza della manifestazione, unica nel panorama internazionale, il connubio tra festival competitivo, eventi glamour per il grande pubblico, convegni per gli addetti ai lavori e un mercato dei prodotti e delle idee per il piccolo schermo.
Tra le principali novità di quest’anno, la creazione di una Cittadella della Fiction tra San Pietro e Castel Sant’Angelo, che ospiterà per più di un mese, prima e durante il RomaFictionFest, grandi schermi per le proiezioni, palchi per concerti, ludoteche e spazi dedicati ai mestieri della fiction e del cinema.
E poi, ancora, per gli amanti della televisione del passato, la retrospettiva “Giallo in Bianco e Nero “” Omaggio ad Andrea Camilleri”, che ripercorrerà la “presenza” televisiva del grande scrittore dagli anni ’60 ad oggi.
Forte del successo dello scorso anno, al suo numero zero, l’Industry Week conferma la sua vocazione di vetrina internazionale della produzione italiana ed occasione di incontro e di scambio tra gli operatori dei principali network mondiali per lo sviluppo di progetti di co-produzione, soluzione sempre più appetibile per un’industria alle prese con la recessione.
Per il secondo anno consecutivo, il RomaFictionFest sarà inoltre teatro di una nuova sessione del World Economic Forum, che “” dopo il confronto dell’edizione 2009 dei leader del settore Media sulle sfide e le prospettive offerte dai contenuti e dalle piattaforme del futuro – verterà probabilmente sullo spinoso tema della pirateria audiovisiva.
Un modello, quello del RomaFictionFest, che la Fondazione ha in progetto di portare al di fuori dei confini nazionali: “Stiamo immaginando di esportare il RomaFictionFest nel mondo attraverso la realizzazione di rassegne e vetrine per la diffusione del prodotto italiano nei mercati che ci stanno a cuore”, sottolinea Francesco Gesualdi, “Il meccanismo è quello collaudato a gennaio a New York in occasione del Rai Italian Fiction Week, che ha dato ottimi riscontri nell’ottica di una sempre maggiore intensificazione dei rapporti con gli operatori internazionali del settore”.
Nel frattempo, la squadra del RomaFictionFest “” guidata dal direttore artistico Steve Della Casa e dal direttore generale Michele Misuraca “” sarà presente, con i vertici della Fondazione Rossellini, all’appuntamento del Mip Tv, dove verranno annunciati i primi titoli della quarta edizione.
Prosegue, intanto, l’attività degli uffici della Fondazione presso la rappresentanza della Regione Lazio a Bruxelles, supporto informativo a disposizione delle produzioni italiane per orientarsi nei meandri dei finanziamenti previsti dall’Unione Europea, specie in materia di formazione audiovisiva, mentre saranno a giorni on line le informazioni relative all’accesso ai bandi regionali del Lazio e agli strumenti messi a disposizione, a livello regionale e statale, per finanziare l’industria dell’audiovisivo, braccio operativo del nuovo Sportello Cinema targato Fondazione Rossellini.