Come rafforzare le opportunità di coproduzione fra l’Italia e la Russia: è stato questo l’oggetto del focus che si è svolto il 22 gennaio, a conclusione degli incontri di coprodzione When East Meets West, alla presenza del rappresentante del ministero russo presso Eurimages, Leonid Demchenko, di Chiara Fortuna per il Mi- BACT, di Guido Pugnetti di Rai Cinema, e di vari produttori russi e italiani, fra cui Elisabetta Bruscolini, che per il CSC ha co-prodotto con la Russia “Amori Elementari” di Sergio Basso, che uscirà in marzo, e Edoardo Fracchia, produttore per Stefilm di “The Strange Sound of Happiness” (co- produzione con la Germania e con la russa Zori Film).
Demchenko ha illustrato le peculiarità del trattato bilaterale di coproduzione fra Italia e Russia, evidenziandone le criticità, mentre Chiara Fortuna ha ribadito l’intenzione da parte del Ministero di estendere anche alla Russia lo strumento del fondo per lo sviluppo della sceneggiatura di progetti di co-produzione, già attivo con la Francia e con il Sud America (in particolare con Brasile e Argentina).
La necessità di avviare le coproduzioni già in fase di sceneggiatura è stata sottolineata anche dai produttori.
E in direzione della creazione di coproduzioni il più possibile autentiche, va la proposta di Pugnetti: “Per comprendersi a fondo bisogna concentrarsi sulle differenze, prima che sui punti in comune fra i nostri paesi. Come buyer penso che prima di tutto sarebbe necessario trovare uno spazio, un canale, dove distribuire i film russi locali, che sono un’estensione della cultura e dello stile di vita di questo paese, e ci consentirebbero di conoscerlo meglio, al di là degli stereotipi, e di realizzare poi delle coproduzioni più autentiche. Chiaramente lo stesso dovrebbe accadere in Russia con i prodotti italiani.”