direttore Paolo Di Maira

FIRST PLAYABLE FUND / Tutto esaurito in 3 ore

E’ stato letteralmente ‘assediato’ First Playable, il nuovo fondo messo a disposizione dal MISE per gli sviluppatori di videogiochi e attivato ieri (leggi qui): con 94 domande e una richiesta di agevolazioni per circa 9 milioni di euro, cioè del doppio del budget a disposizione, lo sportello è stato chiuso dopo 3 ore.

Con questa notizia, ha aperto  i lavori di First Playable, la due giorni dedicata al mercato e alla riflessione sull’industria dei videogiochi, dopo i saluti istituzionali del Sottosegretario del ministero degli esteri Manlio Di Stefano e del Sottosegretario del MISE, Anna Ascanio, che hanno ribadito la volontà dei rispettivi ministeri di proseguire e rafforzare il sostegno a questo settore in forte espasione. “E’ importante collegare questo sforzo sulla creatività con quello sulle infrastrutture delle telecomunicazioni: il gioco online è la nuova frontiera, è pertanto necessario che tutti possano accedere ad una connettività stabile e sicura. Ci siamo dati l’obiettivo di connettività di 1 giga per tutti i cittadini entro il 2026” ha sottolineato Anna Ascanio.

La Campania è la regione che ha presentato il maggior numero di progetti, seguita dalla Lombardia e dal Lazio, e sono comunque 18 le regioni di provenienza delle richieste. 

Delusione per i molti che non hanno fatto in tempo, ma anche grande soddisfazione per il MISE e per IIDEA, l’associazione degli sviluppatori che da anni ha avviato un dialogo con le istituzioni con il fine di arrivare a dare un sostegno a questo ramo dell’industria dell’intrattenimento, un’industria che “vale intorno ai 2 miliardi di euro, più di quella della musica, del cinema…Questo risultato del primo bando ha dimostrato che c’è un enorme interesse, – dice Luisa Bixio vice presidente di IIDEA e CEO di Milestone. – Le potenzialità sono enormi, basta guardare fuori, all’Inghilterra, ad esempio, dove le misure a favore del videogioco hanno generato oltre 10 mila posti di lavoro in pochi anni. Sono sicura che l’industria del videogioco in termini di produzioni e sviluppatori crescerà nei prossimi anni, e che anche questa misura, che ha dimostrato di non essere sufficiente, potrà essere incrementata, mi auguro anche che ci si muoverà anche dal punto di vista del tax credit, a cui stiamo lavorando. Consideriamo che la Francia ha messo 43 milioni di euro di tax credit a favore dei videogiochi!  In Italia abbiamo la creatività e la capacità tecnologica in grado di raggiungere l’industria europea, ma essendo un’industria a costi fissi e alti, ha senz’altro bisogno di essere supportata.”

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